martedì 7 aprile 2015

Spider-man, la prima trilogia: com'era?

Salve, lettori del blog. Salve, non lettori del blog. Salve, voi che state sempre in ultima fila e ma no dai, avvicinatevi su, non vi mangia nessuno, anzi.
Anzi.
Non sapevo di cosa parlare per tornare in piena attività sul blog. La mia mini-rivalutazione di Xenoverse? Little big planet 3? I vari bei giochi gratis con il plus, tipo Valiant Hearts?
No. Oggi no.
Oggi si parla di una serie di film che ha fatto la nostra infanzia. Ne parliamo brevemente, ovvio, che ci manca ancora che si stia qui ore e ore a parlare di una saga ormai sorpassata da sequel evitabili.
Parliamo degli Spider-Man di Raimi.

Che senso ha scrivere un articolo come questo oggi, nel 2015? Beh, semplice: per mostrare quanto un reboot (con un molto probabile nuovo reboot in avvicinamento) fosse inutile sotto tutti gli aspetti possibili e immaginabili.

Spider-man (2002)
Il primo film della trilogia, visto oggi, 13 anni dopo, risulta ancora molto, molto divertente. Tobey Maguire e Willem Dafoe sono eccellenti come Peter Parker e Norman Osborn, con il secondo che interpreta un cattivo che sinceramente rimane il mio preferito ancora oggi, a distanza di più di dieci anni. Kirsten Dunst forse è un po' troppo monoespressiva e spesso si limita a urlare mentre Peter urla "EMGIEI!!!!" e la va a salvare, ma nel complesso anche lei non disturba.
Raimi riesce a trasportare sullo schermo un uomo ragno ironico ed eroico allo stesso tempo, che non sta mai zitto e che riesce a sdrammatizzare pure nei momenti più tragici. Un esempio su tutti: "Allora Spider-man, sei dentro o sei fuori?" "Sei tu che sei fuori, Goblin. Fuori di testa".
A quel punto ti inchini a tale idiozia ed eleggi questo film a capostipite del moderno filone supereroistico. Perché ok si, X-men era già uscito da due anni quando questo venne fuori, ma in quel film non si rideva molto e il tono era molto più serio.
Per fortuna, considerato il filmone che ne è venuto fuori.

Spider-man 2 (2004)
Se il primo film ci mostrava Peter nei suoi primi momenti da supereroe, questo ci mostra quanto sia difficile la vita del difensore della gente. Peter ormai è cresciuto, va all'università e tenta di portare qualche soldo a casa. Senza riuscirci, perché la vita dell'eroe è una vita di sacrifici.
Al posto di Goblin arriva il Dr. Octopus, interpretato da Alfred Molina, che ai tempi fece gridare tutti al miracolo ma che a mio avviso rimane sotto all'interpretazione di Dafoe di almeno una spanna.
Però è stato il seguito che andava fatto. Più maturo, più impegnato, più tutto. Addirittura l'eroe portato in trionfo come il Cristo in croce dopo che si è sacrificato per salvare i suoi cittadini...
Insomma. Anche dopo undici anni, questo film rimane uno degli assoluti capolavori del suo genere.


Spider-man 3 (2007)
Mi ci sono voluti otto anni per poter esorcizzare questo film e la sofferenza che mi provocò ai tempi. Poi mi sono detto: è davvero così brutto?
E la risposta è: no, per niente. Cioè, non è bello, sia chiaro; è semplicemente mediocre e dopo i due film precedenti ha giustamente deluso le aspettative per un semplice motivo: la troppa carne al fuoco. Ai tempi gli studios vollero introdurre a forza Venom nel film per fare contenti i fan e lo aggiunsero ai due nemici principali, ovvero l'uomo sabbia e il nuovo goblin.
Il problema fu che a questo incremento dei nemici non corrispose un incremento soddisfacente della durata e il film risulta vuoto e troppo veloce. L'uomo sabbia (Thomas Haden Church) si rivela un cattivo facilmente dimenticabile e con una storia che viene buttata li giusto per intenerire lo spettatore (OH NO LA FIGLIA MALATA NOOOO e poi non si rivede più) ma va a chiudere quel cerchio che è stata LA MORTE DELLO ZIO BEN OH NO DOPO DUE FILM SIAMO ANCORA LI ma va bene dai. Poi il secondo nemico, Harry Osborn (James Franco) che raccoglie l'eredità del padre e diventa il secondo Goblin. Purtroppo non ne eredita pure il carisma: si fa menare a inizio film, poi amnesia, poi si ricorda le robe e si vendica di Peter che pensa abbia ucciso suo padre poi giustamente Peter lo mena e rischia di ucciderlo poi fanno pace e salvano MJ poi rip in pace.
Infine, Venom. Un nemico totalmente inutile, davvero: la storia del simbionte potevano tenersela per il solo Peter ma hanno voluto strafare.
Eddie Brock (Topher Grace) fa quasi ridere come nemico: ok che è una sorta di controparte di Spider-man, ma così si esagera. Appare giusto alla fine del film per fare un team-up letale con l'uomo sabbia e muore come un pirla.
Insomma, non un brutto film (scenette musicali a parte...) ma vuoto e incompleto, quello si. Di sicuro non quella bestia mostruosa che per anni abbiamo pensato che fosse.

The Amazing Spider-Man e il suo seguito, invece, sono una cosa strana. Il primo non mi è piaciuto per NIENTE, il secondo si (ne parlai un annetto fa) ma mi rendo conto che non sia un bel film. In più, dopo che manco la Sony sembri sapere quale sia il futuro della saga dell'arrampicamuri, rischia di rivelarsi completamente inutile. Ma non importa, dai.
C'è sempre la prima trilogia ad aspettarci. A mostrarci quanto sia bello dondolarsi tra i grattacieli di New York indossando uno sgargiante costume, a quanto sia importante conoscere i propri limiti e a ricordarci sempre che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Soprattutto se ti chiami Peter Parker.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.