martedì 3 marzo 2015

La Justice League United: il primo numero spicciolato

Ci sono delle volte in cui passi dal giornalaio e ti fermi a guardare i fumetti esposti con quella curiosità tipica di un ragazzino. Curiosità figlia anche della sua ignoranza riguardo i fumetti e le uscite mensili. Un fumetto, in particolare, ha attirato la mia attenzione:
Justice League America #15, ovvero il primo numero italiano ad ospitare la testata "Justice League United".
Ovvero la serie con Martian Manhunter.
Insieme a Supergirl.
No ok lo ammetto, ho preso quel numero perché c'era Supergirl e quindi niente.

A parte gli scherzi. Di questa serie ne sentì parlare molto bene su IGN (o almeno credo) e sono sempre stato desideroso di leggere qualcosa di Martian Manhunter post-reboot (infatti ai tempi arrivai a quasi comprare Stormwatch che poi in effetti non so che fine abbia fatto, ma immagino sia finita nel primo anno di vita...), per cui eccomi qui.

Il primo numero di una serie va sempre preso per quel che è: il primo numero di una serie. Fine.
Deve presentare i personaggi, deve presentare l'ambientazione, deve dare spunti per il futuro della serie; questo numero, di conseguenza, non si distacca particolarmente da questi canoni.
Siamo in Canada, un mistero misterioso e una donna rapita; Animal Man e Stargirl alla caccia di questa tizia, con l'arrivo in extremis di Martian Manhunter e Freccia Verde. C'è una sorta di flashback, cioè, tutta la storia in realtà è un flashback e non si sa bene quando si tornerà al punto iniziale (a intuito verso il sesto numero, a chiusura dell'arco narrativo), ma la narrazione non ne risente particolarmente. In poche parole: dopo tre pagine ti sei già dimenticato di essere li quando in realtà il tempo è più avanti rispetto alla narrazione e niente mi sono impappinato fate finta di nulla.

Jeff Lemire è bravo a scrivere, secondo me. Già in Freccia Verde ha dato prova di saper imbastire una trama niente male (Outsiders War è la saga che mi ha fatto apprezzare MOLTO il personaggio, anche se sul mensile della Justice solitamente lo piazzano per ultimo e quindi arrivi li con il cervello saturo ed è impegnativo da leggere e non te lo ricordi) e la formazione di questo nuovo team di supereroi, che sembra nuovo solo in parte visto che loro già si conoscono per via della precedente Justice League of America, invoglia il lettore a volerne sapere di più. Solo che sei al primo numero e quindi ciccia, zitto, silenzio e aspetta.

Mike McKone, invece, ha un tratto abbastanza particolare, essenziale ma non per questo sciatto: a volte mi è sembrato molto cartoonesco e la storia in generale ne ha giovato, visto che il tono non è quello da "tutti morti tutti uccisi tutti esplosi" ma più da "oh, un mistero misterioso, tempo di unirsi e menare tutti"

Quindi ecco, questa è la mia opinione sul primo numero della JLU. Probabilmente non prenderò i prossimi numeri, anche perché se iniziassi un nuovo mensile dovrei comprare un magazzino per mettere tutto e fare un mutuo per i fumetti, ma questo numero mi ha lasciato MOLTO soddisfatto e lo consiglio caldamente.

Tipo un 7.5/10

Anche perché nell'antologico ci sono sia la Justice League 3000 (con una storia che può abbastanza tranquillamente fungere da punto di partenza) sia il primo numero di Aquaman e gli altri, storia molto mediocre che a qualcuno potrebbe comunque piacere.
Ora scusate ma devo leggere Multiversity 2 che c'è FAAAAAAAAAAAAATE.
Un saluto, un bacio, un bananeros.



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