lunedì 15 settembre 2014

Shaman King Flowers: un manga appena sbocciato

Salve.
Sessione di esame di settembre finita, estate finita (buon ritorno a scuola a tutti i lettori piccoli piccoli del blog), tutto finito. Almeno, tutto quello che viene in mente a voi.
Cosa ricorderemo di questa estate? La pioggia, i disastri ambientali, le varie battute "DAI TI PREGO INVERNO RIDACCI L'ESTATE XD", la morte di Robin Williams. Tutto molto vero, tutto molto bello (più o meno). Ma, personalmente, io ho passato questa estate ad aspettare due cose.
Disney Infinity 2.0, che esce tra tre giorni (seguito del gioco di cui parlai ormai un anno fa) , e il film delle tartarughe ninja (spiegai tempo fa il mio amore per le quattro simpatiche tartarughe).
Ora tu, lettore del blog, starai pensando "ok, quindi questo articolo parla di questi due argomenti, o di cose collegate, o di Marlon Brando che canta insieme a Renato Pozzetto".
EEEEEEEEEEEEEEEEEEE proprio no. Ma proprio no quanto, in una scala da uno a dieci?
Boh cioè, fai te.
Si parla di Shaman King Flowers.

Premessa 1: ho amato alla follia il primo Shaman King e mi meraviglio di non averne mai parlato in queste pagine. Probabilmente un giorno rimedierò, forse, magari, un domani.
Premessa 2: Ero indeciso fino all'ultimo se parlare di SKF o di Borderlands 2, che sto spolpando ste settimane come un ossesso (ovviamente GOTY), ma essendo un blog di fumetti e non parlando mai di manga mi è sembrato giusto così. Parere lampo: 10/10, comprate quel gioco spendendo poco (COFF COFF AMAZON UK COFF COFF) e godetevelo.
Detto questo.
Ieri e ieri l'altro, nella mia città, c'è stata la fiera del fumetto. Prima edizione, se non si considera la totalmente fallimentare fiera del 2012, che fece schifo pure agli organizzatori (giuro che dopo quella fiera sono tipo spariti nel nulla, non hanno più aggiornato la pagina facebook o risposto ai pochi ringraziamenti dei partecipanti. Me li immagino in riva ad una spiaggia caraibica con nomi falsi.):
oserei dire che, per essere una prima edizione, sia stata dannatamente bella. Piena di stand, piena di roba per tutti i gusti, piena di cosplayer, molti dei quali fatti male (tra cui ci tengo a ricordare "il Joker", ovvero un tipo vestito normalissimo con unicamente la faccia truccata da Joker, così ogni volta che passava io dicevo "oh guardate, c'è "il Joker"", mimando pure le virgolette con le dita. Divertimento per tutte le età), insomma, piena di tutte quelle cose che alla gente che va ad una fiera del fumetto piacciono assai.
Nonostante ciò, sono tornato a casa unicamente con due fumetti: Wonder Woman 11 e SKF 4. Sul primo c'è poco da dire, in quanto si riconferma uno dei mensili più belli sul panorama italiano.
Sul secondo, invece, vorrei fare una riflessione.
Shaman King Flowers è uno shonen che non ti aspetti.
Il primo SK partiva si come un normale manga per ragazzi, pieno di sberle, incontri, scontri, ferite, cure e resurrezioni, ma si trasformava in poco tempo in un fantastico affresco di ciò che è veramente l'animo, di tutto ciò che la violenza porta nel mondo e mostrava il disperato tentativo del protagonista di vincere combattendo il meno possibile. Insomma, un capolavoro a mio avviso, tolto il primo finale buttato praticamente li a caso e corretto anni dopo dallo stesso autore.
Flowers, invece, è molto più strano.
Prima di tutto, sarà un problema mio, ma adoro quando nei fumetti o nei manga si esplora ciò che succede DOPO la fine di una storia. Non vai avanti all'infinito con gli stessi personaggi, ma mostri ciò che accade una generazione dopo. Cosa che avveniva più o meno con tutta la saga di GTO, sebbene quella alla fine esplorasse unicamente la vita del solo Onizuka.
Per cui, dicevo, vedere i personaggi cresciuti e tutto il resto è una meraviglia emotiva.
Secondariamente, Flowers parte con una particolare premessa: lo shaman fight ormai è finito, il nuovo re è stato eletto e, di conseguenza, Hana (il figlio di Yoh, protagonista del primo manga) si allena unicamente per tramandare la tradizione. Non ha uno "scontro della vita" a cui partecipare, non deve combattere per diventare il nuovo dio. Semplicemente, si allena perché è ciò che è destinato a fare.
In più, odia il mondo e non si sente affatto parte della società. Esattamente come suo padre, solo in un modo molto più cattivo. Yoh era per il "vivi e lascia vivere", Hana no.
Onestamente, i primi tre numeri li ho trovati si belli, ma anche molto inconcludenti: la storia non procedeva molto, venivano presentati nuovi personaggi giusto il tempo per introdurli nel gruppo principale di protagonisti e antagonisti e andare a ricreare il vecchio nucleo del manga principale.
Per farvi capire, c'è di nuovo la promessa sposa degli Asakura, si fa chiamare Anna la terza (o era la seconda...? No, mi pare la terza) e ha lo stesso comportamento di Anna seconda.
C'è un nuovo "drago con la spada di legno", c'è il nuovo personaggio prima cattivo e dopo poco tempo buono, c'è uno che come comportamento assomiglia fin troppo a Horo Horo...
Autoplagio, praticamente.
La svolta arriva con il quarto numero, in cui si scopre che tutto ciò che sta succedendo riguarda una sorta di "guerra fra dei" che si sta per svolgere e in cui Hana e i suoi compagni dovranno lottare per conto di un personaggio che non dirò.
Perché svolta? Perché finalmente si può percepire una storia di  più ampio respiro. Si vedono gli avvenimenti in lontananza, si può finalmente aspettare qualcosa di concreto. Non sarà la trama migliore del mondo, ma ho fiducia in Takei e sono curioso di vedere dove vuole andare a parare questa volta.
Shaman King era un critica alla società attuale, alla crudeltà degli uomini e alla loro mancanza di rispetto per la natura: da Flowers non mi aspetto niente di meno.
Certo, sempre che non smetta di scriverlo come ha fatto per Ultimo. Ma Ultimo è un'altra storia.
Una storia coperta di feci e nauseabonda.
In definitiva, Shaman King Flowers è un bel manga? A mio avviso si: se vi piacciono gli shonen e SOPRATTUTTO se avete amato il primo Shaman King, questo non potrà fare altro che piacervi. Altrimenti, evitate e prendetevi qualcosa di più costruttivo. Come un FUCILE PER SPARARVI.
Come di consueto, se vi è piaciuto condividete, commentate, insultatemi, portate qui i vostri amici, copulate, fate quel che volete: l'importante è parlarne.
Un saluto a tutto e buona seconda metà di settembre, ci si risente IN TEORIA tra tre giorni per un sacco de robba bella.
SPERO.

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