giovedì 5 settembre 2013

Verso l'infinito e molto, molto oltre

Sette ore di gioco: questo il lasso di tempo che, dalle 11 di stamattina, mi ha visto impegnato dietro a "Disney infinity", la risposta della Disney all'ormai colosso videoludico degli Skylanders. Al day one, sono tornato a casa con il pack base (rigorosamente play 3 per poter avere la versione completa del gioco e non la solita castrata per 3ds), le due espansioni già rilasciate (Cars e The Lone Rangers, film che non ho ancora visto e che non mi interessa vedere) e il personaggio singolo di Flash de "Gli Incredibili", film che ho amato e che amo tuttora alla follia. Sapevo già che avrei comprato tutta sta roba (anzi, in realtà dovevo prenderne di più), ma non avevo bene idea di cosa mi sarei trovato davanti. Costando di più i personaggi (13 euro rispetto ai 10 di uno skylander normale) pensavo che....boh, insieme mi dessero un esclusivo gettone (di cui parlerò dopo) o qualcosa che, in game, mi desse un minimo beneficio. No. Costano di più e sono esattamente la stessa roba, ANZI, sono meno roba. Perché ok, visivamente e materialmente sono fatte meglio le statue (anche qui, ne parlo dopo in un elenchino), però tre euro in più sono comunque troppi per una mancanza di servizi aggiuntivi rispetto alla concorrenza che, conseguentemente, sotto questo punto di vista è uscita vincitrice. Comunque, siccome come avrete notato ho iniziato a parlare di ciò di cui voglio parlare, tanto vale iniziare effettivamente l'articolo e boh. Quindi.
Guardate Buzz. Il divertimento del gioco lo assale in modo inesprimibile.
Prima di tutto: Disney Infinity, sebbene possa sembrare, non è Skylanders con dei personaggi diversi. Toglietevelo dalla testa. Non avrete a che fare con nemici comunque abbastanza vari, non avrete potenziamenti da comprare e i livelli che guadagnerete con i vostri personaggi serviranno a.......boh? Giuro che non l'ho ancora capito, ma penso praticamente a niente. La differenza con Skylanders si sente eccome: mentre in quel gioco ci troviamo di fronte a veri e propri livelli di un platform, con nemici a tema e ambienti...pure, in Infinity tutta l'azione si svilupperà nei "playset", ovvero i sandbox a tema dei personaggi. Mi spiego meglio: con il gioco base, ci viene dato un oggetto a base esagonale da mettere sulla nostra infinity base; questo oggetto ci permetterà di scegliere tra tre mondi: Metroville, la città degli incredibili, la monster university o il mondo dei pirati dei caraibi. Ognuno di essi avrà una propria mappa, con i propri collezionabili, le proprie missioni e i propri personaggi, per una durata complessiva di quattro ore A PLAYSET. Assurdo, giuro, pensavo non potesse essere vero.
I personaggi, come dicevo, sono più alti, più spessi e in generale più dettagliati degli skylander; quello che guadagnano a livello estetico, però, lo perdono in ambito pratico, perché non è presente un sistema di potenziamenti e l'aumento del livello delle statuine serve al nulla, come detto in precedenza. In più, cosa che mi ha fatto incazzare, solo determinati personaggi possono aprire specifiche casse. Quindi, se in skylander per poter usufruire di tutti i contenuti di gioco bastava un personaggio per ogni elemento, qui servono tutti i fottuti pupazzetti. TUTTI. Nessuno escluso. Per cui, sappiatelo.
Oltre ai personaggi e ai playset, il terzo perno su cui gira il gioco sono i cosiddetti "gettoni", che possono essere o circolari o a base esagonale: mentre i primi forniranno power up al personaggio attivo in quel momento (vengono posizionati sotto la statuina), i secondi ci daranno oggetti da usare nella scatola del giochi. Ok. Costano 5 euro a bustina e in ogni bustina ci sono due gettoni che possono anche essere doppi. Ma intendo DUE GETTONI UGUALI IN UNA BUSTINA. Quindi ripeto. Sappiatelo.
Ora, il grosso del gioco. Questo gioco è il figlio maggiore di "Toy Story 3", ottimo tie in dell'omonimo film, e presenta una toy box ulteriormente sviluppata e con un editor più simile a quello di little big planet. A questo punto, finalmente, si vede il perché Disney Infinity è un gioco discretamente innovativo. L'avventura, i playset, l'esplorazione, tutto ciò che circonda l'esperienza videoludica è, alla fine, un mero pretesto con cui accumulare giocattoli da usare nella scatola dei giochi. Giocattoli che andranno a creare, tramite un editor veramente semplice, il nostro personale mondo di gioco che potremo poi condividere con il mondo. Gioca, crea, condividi. La scatola dei giochi è l'espressione della libertà di idee che viene sbandierata uno sproposito durante tutto il tutorial (guardatevi il video iniziale perché è meraviglioso), ed è veramente "libertà al potere". Ciò che vuoi creare, lo puoi realizzare. Unica pecca: servono numerose ore di grind per sbloccare tutto, visto che molte cose fondamentali a rendere il livello unico si ottengono molto avanti.
Sette ore di gioco, un playset finito e una marea di cose da fare che mi attendono. Sembrerebbe che questo Infinity sia davvero infinito.
Sempre sotto Skylanders, comunque.
Un saluto a tutto!
Dei personaggi della seconda ondata, meno della metà sono classici.

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