domenica 30 dicembre 2012

Per quelli che relegano "Skylanders" a gioco di merda

Insisto nel dire che, se fosse uscito negli anni '90, "Skylanders: spyro's adventure" sarebbe stato un giocone da miliardi di soldi. Non che ora sia da meno, eh. Cioè, per mettere le cose in chiaro: ovviamente ho giocato ai vecchi Spyro, e per vecchi intendo quello su play 1. Li ho divorati, sebbene il primo paradossalmente sia quello che ho giocato di meno (per un semplice motivo: non era mio ma di un mio amico). Potete immaginare, quindi, la mia delusione quando provai il primo uscito per play 2. Manco ricordo il nome, so solo che era una merda, una vera merda. Da quel punto, fine della magia: abbandono Spyro a causa di questa delusione, così come ho fatto per Crash per gli stessi motivi. Fino a un anno fa, quando nei negozi uscì "Skylanders: Spyro's adventure", gioco fatto chiaramente per intrigare i vecchi fan del draghetto viola e spingerli a comprare il maggior numero possibile di statuine (veri e propri dlc fisici) da usare poi nel gioco come nuovi personaggi. Rabbia, sgomento, gente che piangeva nelle strade per la definitiva morte dello storico brand, trasformato in una mera commercialata "attira-allocchi".
E invece, tutto ha funzionato.

martedì 25 dicembre 2012

Natale un po' retrò: il guanto dell'infinito

Buon natale a tutti! Ci tenevo a fare un post il 25 dicembre, perché...boh. Così.
Passata una bella giornata? Iniziate a sentire i postumi delle abbuffate (tra cui dolori fortissimi alla pancia ed emissioni di gas altamente nocivi)? Beh, consolatevi, non siete da soli.
Io amo il natale da sempre, salvo qualche anno in cui avevo voglia di festeggiare quanta di cagarmi addosso, ma non è il caso del 2012, alla faccia dei maya (che poi, chi diavolo ci credeva seriamente, a parte i vecchi superstiziosi, non lo so davvero)! Così, tra regali di natale epici e cibo vario, ho potuto finalmente avere il volume che desideravo da almeno quattro mesi, se non cinque. Ovvero, come da titolo, "il guanto dell'infinito", la saga cosmica che ci mostra un onnipotente Thanos mentre tenta di sembrare figo agli occhi della sua amata signora Morte, che non se lo fila minimamente sebbene lui faccia qualsiasi cosa per lei. No, non è un'esagerazione, fa seriamente qualsiasi cosa per lei. Questa saga viene tutt'ora considerata come una delle più importanti dell'universo marvel, insieme ai suoi seguiti (ovvero "la guerra dell'infinito" e "la crociata dell'infinito"), ma non ne ho mai capito il motivo: è così bello leggere di un essere onnipotente che se la prende con tutti i nostri eroi e li distrugge dal primo all'ultimo?
Si. Per quale motivo?

domenica 16 dicembre 2012

World of Warcraft: un piatto buono anche se freddo

Consueto articolo della domenica sera (consueto? l'avrò fatto si e no due volte, ma chi se ne frega)!
Settimana passata, natale si avvicina, e io amo natale. Questa settimana, causa scuola, non mi sono potuto dedicare a ciò che più mi piace, ovvero i videogame. Ma non intendo roba frocia da facebook. Cioè, videogioco da quando ho tre anni (no, non sto esagerando) con il leggendario NES, e una settimana passata senza giocare decentemente mi fa sclerare. Che senso ha parlare di tutto questo?
Niente, ma è sempre meglio dire qualcosa che non stare zitti, soprattutto se non è una stronzata.
Questa sera, vorrei esporvi le mie personali opinioni su World of Warcraft, siccome sono due settimane che ci gioco e ho potuto finalmente iniziare la campagna con il panda.
Mists of pandaria, per quel poco che l'ho provato, fa davvero così schifo?

giovedì 13 dicembre 2012

Avengers: cosa mi aspetto dalla seconda ondata di film

Buonasera a tutti voi, marvel-fag internettiani! Il titolo è piuttosto eloquente, cioè: è il film marvel dell'anno, e per molte cose lo reputo superiore al "ritorno del cavaliere oscuro", ma credo derivi dal fatto che la dc a confronto della casa delle idee mi fa cagare a spruzzo. Parlo ovviamente di Avengers, il primo film crossover di supereroi campione di incassi che ha fatto esaltare i fan (seppure tra critiche anche aspre da parte degli zoccoli duri) e ha creato un'orda di ragazzine allupate che credono di conoscere realmente il personaggio di Thor solamente perché l'attore che lo interpreta è un figo e le fa ammattire.
Mi spiace dirvelo, ma il vero Thor dei fumetti non assomiglia un cazzo a quel bellimbusto che parla normalmente e che ha sempre dei capelli fottutamente perfetti anche in scene d'azione spericolata. Accettatelo.
Fatta questa piccola premessa, voglio illustrare anche a voi le mie opinioni su come dovrebbe essere gestita la nuova ondata di film secondo il sottoscritto (non sono Gesù, per carità).
Sperando ovviamente che la marvel non rovini tutto il bel lavoro fatto fin'ora.

giovedì 6 dicembre 2012

Ghost Rider: fine della corsa

Dieci numeri di sofferenza. In questo modo, esprimo pienamente la mia idea sull'ultima serie uscita dedicata al motociclista fiammeggiante. Anzi, alla motociclista fiammeggiante, ma questa è una storia perversa.
Con il primo numero di "Devil e i cavalieri marvel", il Rider è entrato di prepotenza nella mia vita, complice un prologo molto interessante (Jhonny Blaze che si libera del rider e un misterioso tipo con il cappello alla Clint Eastwood che annuncia la fine del mondo) che serviva da introduzione al suo personale spin-off di "Fear Itself". Gioia, tripudio! Di Ghost Rider avevo letto solamente un 100% marvel scritto dal sempre ottimo Garth Ennis, che mi era piaciuto per un motivo specifico: la dose fottutamente alta di violenza. Ed era perfetto così, è un demone fiammeggiante in sella a una motocicletta infuocata, esigo splatter a manetta!
E invece?

lunedì 3 dicembre 2012

Recensione film: The Doors

Due cose:
1) non scrivevo da un po', ma quando non c'è nulla di cui scrivere non si scrive, non sono ancora abituato a darmi costantemente al qualunquismo tanto per passare il tempo!
2) si, questo articolo non c'entra nulla con gli altri.
Ho recensito un solo film in passato, ovvero lanterna verde (ho piazzato il link nel caso la voleste leggere), e non mi aveva entusiasmato molto. Intendo, né il film né la recensione. Non mi piace troppo parlare di film, perché penso che ogni pellicola abbia il suo motivo di esistere e la propria fetta di pubblico (pure i film trash piacciono a determinate persone, quindi!) e riuscire a dare opinioni anche solo lontanamente OGGETTIVE sia molto difficile. E in questo trovo molta differenza con i fumetti, perché se un fumetto è brutto (i disegni fanno cagare, la storia è brutta e i dialoghi non fatti di merdaccia) è brutto e basta, non ha un suo valore. Al massimo può venire definito come il punto più basso raggiunto da un artista, ma credo che sia impossibile anche solo ridere davanti a un fumetto fatto così male da risultare patetico. Discorso diverso per i film, giusto per riallacciarmi al discorso introduttivo.
Ora. Perché "The Doors"?

domenica 25 novembre 2012

La noia del pre-qualcosa di interessante

Buona domenica!
Sono giorni che volevo scrivere questo articolo per parlare un po' di roba random e di altre cose meno random, poi si è fatta sentire la noia, la roba si è ammassata e ho aspettato il momento propizio per fare tutto. Ovvero adesso. Questa settimana non è stata particolarmente interessante sotto tutti i punti di vista: niente fumetti, niente gioconi nuovi degni di nota, niente libri, niente film, niente di niente. Fortuna che, a salvarmi, giovedì sera sono arrivati i saldi autunnali di Steam, ovvero la cosa che più fa piangere il mio portafoglio in svariati periodi dell'anno! Fantastico, indicibile, pensavo in un primo momento. Poi ho visto le merdose offerte del primo giorno (salvo rarissime eccezioni), e mi sono ricreduto. Le offerte flash, bene o male, hanno fatto ugualmente pena, e nei giorni successivi non ho visto nulla di interessante. O almeno, nulla di interessante con quello sconto, sennò di roba epica ce ne sarebbe stata a manate! Sembra quasi che steam, nei saldi del 2012, abbia deciso di mettere roba caccosa e inutile che non troppi compreranno, salvo i soliti uber-giochi del calibro di Borderlands 2 (scontato del 50%, quindi costa 25 euro, not bad) o The Walking Dead. Io questi saldi li boccio totalmente, di tutte le offerte che hanno fatto le uniche buone andavano a riempire un solo giorno di saldi, se messe bene. E invece....

lunedì 19 novembre 2012

Flashpoint: salvare tua madre fa male all'universo

Ma che bel titolo.
La Lion ha ristampato, in un volumone cartonato brossurato pieno di bozzetti preparatori e curiosità inutili di cui pure i fan farebbero a meno, flashpoint, ovvero l'evento dc dell'anno scorso che ha dato il via al reboot dell'intero universo narrativo della casa americana. Perchè decido di parlarne ora? Semplice: perchè l'ho letto solo ora in questa edizione. Non ho mai nascosto la mia ignoranza riguardo questo crossover (avevo affermato di non averlo mai letto qualche articolo fa, nel dubbio andatelo a cercare): sapevo solamente, grosso modo, cos'era successo. Flash fa un bordello che sputtana il tempo, è l'unico a ricordarsi di com'era il mondo prima dello sconvolgimento, deve mettere tutto a posto. Ce la fa, ma questo è ovvio, altrimenti non staremo leggendo per l'ennesima volta il primo incontro tra Superman e Brainiac 1.0 (a proposito: Superman numero 7 è uno degli spillati più belli che io abbia mai letto in vita mia. Giuro).

lunedì 12 novembre 2012

Poteva venire meglio: the omega effect

Inconcludente. In questo modo, potrei riassumere The omega effect, crossover riguardante Punisher, Devil e Spiderman, senza che nessuno se ne possa lamentare. Perché è solo questo: inconcludente.
Partiamo dal principio: come siamo arrivati a questo? Beh, diciamo che Devil ci prepara fin dal primo numero, in cui inizia una saga utile unicamente ad introdurre il discorso del "siamo avvocati che addestrano i cittadini a difendersi da soli". In questo modo, Matt finirà per aiutare un ragazzo cieco licenziato senza motivo, per poi scoprire che, dietro al suo insensato licenziamento, si cela in realtà un intrigo che coinvolge cinque delle potenze criminali più grandi del mondo (tra cui Hydra, HAMMER e Spettro Nero).

mercoledì 7 novembre 2012

Tempo di punizione! no aspetta.

Cioè, ma quanto sono simpatico a dare quel titolo? Eh? No?
Oh, tristezza.
Stasera, preso dalla noia più nera, ho deciso di ritornare a parlare di un personaggio in particolare dei fumetti: Frank Castle. Esatto, stasera parlo del Punitore.
Premessa: io sono un fan sfegatato del Punisher, comprerei qualsiasi merdata con il suo nome sopra (coff coff...Punisher noir....), ma non ho assolutamente letto tutto ciò che lo riguarda.

lunedì 5 novembre 2012

Sclero del lunedì.

Mi fa girare il cazzo una cosa: troppa gente che ha un blog, tipo ragazzine di sedici anni in calore o brufolosi dodicenni allupati, passano il tempo a dire "oggi mi sono ficcato un dito in culo e poi l'ho annusato". Cioè. Io 'na vorta parlavo di me e delle menate che mi succedevano, ma credo che all'epoca dei famigerati "blog di emmeesseenne" lo facessero tutti. Quindi. Sto avendo una delle mie tipiche rageate, regolari come il ciclo. Hanno tolto How I Met Your Mother da italia 2 al pomeriggio quando torno a casa (stronzi), non mi hanno rinnovato Star Wars sebbene siano circa 24 ore che ho fatto l'ordine su paypal (dio vi fulmini figli di puttana) e non mi hanno ancora risposto su un altro gioco online per riscattare un cazzo di codice. Di merda, aggiungerei. Zero fumetti nuovi da leggere, zero voglia di studiare. Zero. Non Renato, e nemmeno il cane di Jack. Ah, e nemmeno lo zero comico, per i poveri disgraziati che sanno di che videogioco io stia parlando.
Uno di quei momenti in cui ti guardi e pensi "e adesso?".

domenica 28 ottobre 2012

Justice League, con tipo sei mesi di ritardo.

Devo essere onesto: mi sono mangiato le mani per mesi pensando a quando potevo prendere il primo numero della Justice e non l'ho fatto. Davvero. Sarà che con i New 52 tutte le storie DC sembrano più fighe di quanto non siano mai state (ovviamente è un'esagerazione, ma credo si capisca), quindi il gruppo comprendente i più grandi eroi della terra (no, non i vendicatori) emana un'energia incredibile, capace di attrarmi terribilmente. Tra l'altro, sono l'unico tra quelli che conosco ad avere apprezzato tutte e tre le storie, incluso Hawkman. Ah, prima di iniziare devo dire una cosa: il sesto numero di Superman è molto bello, con una storia di Action Comics che interessa e una conclusione del primo ciclo di Superman degna di essere letta. Chiude il tutto Supergirl, che intrattiene a dovere.
Ora, finalmente....è tempo di parlare della Justice League.
Premessa: la Justice League è il supergruppo che comprende gli eroi più famosi della DC, scelta editoriale che all'epoca fece vendere un fottio di copie e che costrinse la Marvel a rispondere con un altro supergruppo, i Vendicatori. Esatto, i Vendicatori: immagino che ormai ogni Marvel Movies Fag sappia chi siano i Vendicatori, per colpa (o per merito?) del film uscito quest'anno.
Dicevo.

giovedì 25 ottobre 2012

Recensione: Luke Cage Noir, conclusione di tutto

Nebbia.
Lentamente, un uomo avanza nell'oscurità. Il suo passo è costante. Ogni volta che il piede tocca terra, una pozzanghera trema. Pure se lui è a Torino e la pozzanghera a New York, ma qui entra tipo in gioco la teoria del caos e a nessuno importa quindi lasciamperderecheèmegliook.
Un mese. Un mese intero di attesa per questo "Luke Cage Noir", volume conclusivo della Marvel Noir, sia da noi che in America. Su internet non ci sono recensioni, opinioni o roba varia: sembra quasi che nessuno se lo sia cagato. Per questo motivo ci tengo a fare bene questa recensione, nei limiti dell'umanità e dello spoiler divino: per poter dire qualcosa totalmente privo di influenze esterne. Non ho letto articoli su questo fumetto, non conosco nessuno che l'abbia letto. Sono solo io contro di lui.
Iniziamo.
Luke Cage è un eroe di colore della Marvel, il primo ad avere avuto una testata sua, facendo guadagnare alla casa delle idee una buona fetta di pubblico in cerca di un eroe con cui identificarsi totalmente.
Ad essere onesti, quando penso a lui non posso non pensare anche a Daniel Rand, ovvero Pugno d'acciaio, in quanto in coppia formano "gli eroi in vendita". Semplicemente, si fanno pagare per fare azioni eroiche.
Il mio dubbio iniziale riguardo a questo fumetto, era principalmente come avrebbero reso i poteri di Luke. Mi  spiego meglio: il suo potere è avere la pelle invulnerabile e una super-forza in grado di competere con altri eroi, sebbene non raggiunga i livelli di Hulk o della Cosa. Da questo punto di vista, la storia rende bene il tutto: Luke picchia la gente, non è potentissimo ma picchia comunque come un treno, e la sua pelle invulnerabile è, come al solito, resa tramite un piccolo giochetto di trama sullo stile degli X-men. Fin qui, quindi, tutto bene.
La storia: Luke esce di prigione dopo dieci anni. Incastrato per aver picchiato un poliziotto (POLIZIA CORROTTA HA FATTO BENE HUE HUE), trova una Harlem totalmente diversa da come l'aveva lasciata, in balia dei malviventi e degli spacciatori. Inoltre, sarà ingaggiato da un tipo bianco (specifico perchè un uomo bianco in quartiere di colore, dice la storia, a quei tempi era stranerrimo) che gli chiederà di trovare l'assassino di sua moglie. Devo essere onesto: dopo aver letto tutti i noir, la storia non mi ha impressionato particolarmente per colpi di scena o complessità. Lineare, si lascia leggere senza troppe incomprensioni e alla fine spiega tutto (a parte un errore assurdo, tipo che in una scena il cadavere di una donna è nudo e in un flashback riguardante la stessa scena è bello che vestito), a differenza di molti noir che lasciavano interrogativi apertissimi e, temo, senza spiegazione fino alla fine dei tempi (coff coff....Wolverine....).
I disegni sono buoni, sebbene mi ricordino un po' troppo quelli di Punisher Noir (che, ricordo, mi  aveva abbastanza deluso da quel punto di vista), i colori sono ben utilizzati (la scena in cui scoppia una cisterna d'acqua mi ha colpito particolarmente per l'utilizzo del blu e del nero, non so come mai) e i dialoghi sono interessanti, senza risultare eccessivamente pesanti (di nuovo: X-men Noir).
Quello su cui vorrei soffermarmi, è il finale. Il finale, cazzo. Il finale si dilunga in un discorso sull'importanza delle leggende, sulla figura degli eroi nell'immaginario collettivo, e su ciò che Luke vuole rappresentare per gli abitanti di Harlem: un simbolo di riscatto. Davvero, in quest'ultima parte ho sentito echi sia di "V per vendetta" che di Devil: "V" per quanto riguarda il concetto di "le idee sono a prova di proiettile", Devil per il ruolo da eroe di quartiere che il Power Man (ndr: il nome con cui si faceva chiamare Cage) rappresenta.
Romantico. Questo finale, con i suoi riferimenti e il suo messaggio, è romantico. Si ricorda con piacere, con commozione. Ispira per la purezza che rappresenta, per le verità che trasmette. Ah, specifico: non è il primo a dire queste cose, eh, però non me lo aspettavo da un "What if?" di questo tipo.
Mano sul cuore, è da leggere. Il canto del cigno del progetto Noir non poteva essere più bello e rappresentativo, sebbene affidato a un personaggio tutto sommato secondario.
Stranamente, sono riuscito a dire tutto ciò che volevo dire, concludendo definitivamente il discorso su questa serie, sulla quale ho già espresso un parere generale.
Nei prossimi articoli, in teoria parlerò del secondo numero di "Pantera Nera: l'uomo senza paura" e dei primi sei numeri della Justice League, memoria permettendo. 
Grazie di avere letto fin qui, un saluto a tutti!
Excelsior!

sabato 20 ottobre 2012

Il musou di one piece: funziona?

Come da titolo, oggi parlerò di "one piece: pirate warriors", titolo nato dalla collaborazione tra Tecmo e Koei. Prima di tutto: è un musou, quindi un gioco sullo stile di Dinasty Warrior, e ciò, stranamente, va bene. Si, dico stranamente perchè, solo un mese fa, ho avuto a che fare con il musou di Kenshiro. Ad ogni partita, il mio cervello iniziava a urlare "Dai, dai che ora ti diverti, aspetta! Immaginatelo come una gigantesca torta di fango che al suo interno custodisce il miele più dolce del mondo!", per poi rendersi conto che al posto del miele hanno messo un veleno per topi così potente da uccidersi da solo. Noioso e legnoso, in poche parole, sebbene realizzato abbastanza bene dal punto di vista narrativo e con la giustissima dose di violenza, che non annoia mai! Detto questo, passiamo a one piece. Tutti, bene o male, conoscono one piece: vuoi per il cartone animato, vuoi per il manga, vuoi per i millemila giochi usciti dedicati a Rubber (Rufy, in originale) e alla sua ciurma di pirati. Credo che buona parte del successo del manga derivi dal fatto che esso rappresenti ciò che tutti noi, in segreto, vorremmo fare nella nostra vita: partire in un'avventura epica insieme ad i nostri più cari amici. Il tutto condito da una dose assurda di humor e battutine varie, che rendono la miscela ottima e divertente. Per la cronaca: dopo il cinquantesimo numero mi ha rotto i coglioni e ora lo leggo per inerzia.
Ma passiamo oltre.
Il gioco è il classico musou fatto di arene e nemici da sconfiggere, oltre ai soliti boss di fine livello. In cosa sta il suo potere? Bhe, per prima cosa, si nota subito come gli intermezzi animati siano fedeli al fumetto: roba da far sbrodolare i fan più accaniti. In secondo luogo, ci sono alcune sezioni del gioco in cui l'azione regolare viene interrotta per lasciare spazio ad eventi caratteristici della storia. Ad esempio, durante la battaglia al Baratie contro Kreek, perderemo il controllo di Rufy per poter affrontare Mihawk usando Zoro.
Nel caso qualcuno non conosca il manga, chiedo scusa per l'uso sconsiderato di tutti questi nomi propri.
Ed è bello, sissignore! Rivivere i punti salienti di una storia che amiamo è sempre divertente, pure se la storia in questione ormai ci ha fracassato le palle a causa di come è stata sfruttata nel corso degli anni.
Per potenziare le varie caratteristiche (attacco, difesa e vita, nulla di particolare) so dovranno collezionare delle monete raffiguranti i personaggi principali dell'opera, che doneranno anche specifici bonus se usati in un determinato modo. Ad esempio, mettendo come monete Zoro, Nami e Chopper, attiveremo l'abilità "Pirati di cappello di paglia", e via dicendo.
Le pecche sono, prima di tutto, l'eccessiva sintesi di alcuni avvenimenti, di cui i fan si accorgeranno senza ombra di dubbio. Esagerando, la saga di Skypea viene a malapena accennata: non ci saranno livelli in cui ci troveremo a combattere contro Eneru o contro gli altri sacerdoti. Oltre ad altri tagli, come la saga di Long Ring Rong Land o quella di Thriller Bark (robetta, proprio...), questa pecca mina sensibilmente la comprensione della storia da parte dei non-fan.
In secondo luogo...mi rendo conto di esagerare dicendo così, ma....manca il sangue. E non serve minimamente durante i combattimenti normali, ma non è possibile guardare Mihawk colpire Zoro con la spada senza lasciargli nulla. Manco la tipica cicatrice. Niente. Zero. Niet. Manco una goccia di sangue giusto per far capire cosa sia appena successo. Giuro, non avevo parole.
A parte queste cose, lo consiglio vivamente: è divertente, intrattiene e cerca di modificare il genere per renderlo più appetibile alla maggior parte del pubblico, senza snaturarne l'essenza.
Chiedo scusa se me la sbologno in questo modo in chiusura, ma non so che altro dire, quindi....
BUONANOTTE A TUTTI GENTE.
E buon sabato, io starò in casa a guardare Shrek 2.

venerdì 12 ottobre 2012

La profezia dell'armadillo: opinione personalerrima


Meraviglioso. Potrei finire qui la recensione, con una sola parola, ma non renderebbe totalmente onore a quest'opera. Iniziamo con: questo libro a fumetti parte nel modo più assurdo possibile, mischiando umorismo in stile Leo Ortolani ad una tragedia.....terribile. Davvero, nelle prime quattro pagine sono riuscito a ridere e a quasi piangere senza rendermene conto. Perché la prima cosa che salta all'occhio leggendo il libro, è la passione con cui è stato fatto tutto. E, secondo il mio parere, un autore che lavora con passione riesce davvero a coinvolgere emotivamente il lettore: precisamente come in questo caso. In generale, dal filone narrativo principale, che vede coinvolti Calcare e il suo amico nella vita quotidiana e nella reazione alla novità. In mezzi, tanti piccoli frammenti di vita comune, con perle di saggezza quasi nascoste in mezzo alla narrazione. Il punto in cui viene spiegata "la filosofia dell'armadillo" è geniale, mi ci sono riconosciuto pienamente. Vorrei davvero riuscire a trovare altre parole più ricercate per esprimere quello che provo, ma non è facile in questo caso: solo leggendo si può capire il talento incredibile di Zerocalcare. Echi di Rat-Man, citazioni dagli anni '80 e '90, i vari "per motivi di privacy, il mio amico/spirito guida avrà le sembianze di..." e sbem, arriva la citazione che non ti aspetti e che ti fa ridere come un idiota. Il tutto alternato a momenti serissimi ed emotivamente pesanti, che dividono quasi l'opera in due parti. I disegni non sono ricercati, affatto, ma rendono benissimo l'atmosfera generale. Non posso dire altro su quest'opera, perché parlarne risulta difficile, avendo molte sfaccettature e richiami alla nostra gioventù (sono più giovane di calcare, ma li ho capiti e apprezzati quasi tutti). Da leggere, assolutamente, non ci sono altre parole, è un must-have per tutti, amanti dei fumetti e non. E chi odia il fumetto italiano, dopo questo si dovrà ricredere: spero vivamente che la carriera di calcare sia lunghissima.

martedì 9 ottobre 2012

Recensione Iron Man noir e la pochezza di X men

Iniziando, una cosa: mi sento il tipico nerd panzone mezzo sdraiato sulla sua sedia, in questo momento, causa cena troppo abbondante. Ma, alla fine, sono queste le bellezze della vita!
Salve a tutti, sono in dirittura d'arrivo con i Marvel Noir, in quanto ormai mi manca solo Luke Cage da leggere! Non sto più nella pelle, davvero...anche se, arrivato a questo punto, posso ormai esprimere, con tutta tranquillità, un giudizio riguardo il progetto complessivo, ma di quello me ne occuperò alla fine dell'articolo. Partiamo con uno dei noir più belli, a mio avviso, di questa testata: Iron Man. Premessa: questo fumetto non è ASSOLUTAMENTE un noir, in quanto non ha nulla che possa ricollegarlo a questo genere. Piuttosto, è un gigantesco tributo a Indiana Jones e a quel filone del cinema d'avventura. Un tributo EGREGIO, davvero! Il volume ci mostra un Tony Stark diverso dal solito, impegnato a cercare una mistica cura alla malattia che lo sta lentamente uccidendo (non ho capito di preciso cosa sia, ma ha a che fare con il suo cuore che non batte e che ha bisogno di essere ricaricato come una batteria) tramite imprese folli e avventure al limite dell'impossibile. Nella sua ricerca, Tony finirà, insieme a Rhodey, Pepper e al capitano Namor, nella leggendaria città di Atlantide per poter recuperare il tridente di oricalco di Nettuno, al fine di usarlo come una batteria illimitata con cui aiutare il mondo (e il suo povero cuore). I nemici, in questo caso, sono il barone Zemo (protagonista di uno dei colpi di scena più EPICI visti nell'intera serie, paragonabile solo alla sorpresona di Devil e X men noir), il barone Von Strucker e Madame Masque. Non proprio i più memorabili, colpo di scena a parte, ma non stonano nel complesso generale, quindi tutto a posto. I disegni sono ottimi, la narrazione pure, la storia intrigante e le varie citazioni messe ad opera d'arte (i giornali in cui appare M.O.D.O.K., il Mandarino rappresentato da un giocattolo...) rendono questo volume tra i più consigliati dell'intera serie e, in generale, super consigliato per tutti.
Ma poteva finire tutto bene? No, ovviamente, no. C'era un altro volume ad aspettarmi.
Il seguito di uno dei miei noir preferiti, il seguito di X-men noir, ovvero: X-men noir, il marchio di cain.
Già dal titolo, onestamente, sentivo puzza di merdata. Però il finale del primo lasciava ben sperare, con Angelo (non Warren, ma l'angelo apparso in dei fumetti vecchi vecchi e su cui so ben poco, scusate l'ignoranza), Ciclope e Logan che si apprestavano ad andare a Madripoor, altro storico luogo della mitologia dei mutanti. Disegnatore e scrittore sono gli stessi del primo volume, e allora dove toppa questo fumetto?
In tutto, a mio avviso. La storia parte dalle premesse più banali di sempre: Cain Marko, il fenomeno, tradisce i nostri "eroi" e li fa rimanere senza più un centesimo. Per cui, trovano uno stratagemma idiota che non ripeterò perchè mi viene odio solo a pensarci che dovrebbe permettergli di scappare. Ovviamente tutto va male, altri tradimenti, colpi di scena patetici, titoli di coda. Che schifo. Ma non è tutto.
Dopo la storia principale, panini, per amore di completezza, ha messo anche la miniserie dedicata ad Arma X, che qui scopriamo essere una persona, non un progetto di qualche tipo. In poche parole: brutta, noiosa e piattissima fino alla fine. Quindi! Questo volume fa totalmente schifo? Cazzo, si. Non ha spunti narrativi decenti, non interessa, non raggiunge lo stupore provocato dal primo volume, non ha colpi di scena VERI, i personaggi secondari sono buttati li a caso ancor più che nel primo capitolo e i protagonisti sono inutili ai fini della trama, eccetto il solito Angelo. Cioè, mi ero illuso di poter vedere più azione con Wolverine, e invece mi ritrovo con l'ennesimo fumetto fatto di pippe mentali sulla tematica "Io sono tuo fratello gemello no aspetta ti trollavo sono sempre io". Pena, pena, pena, pena. Non ho altro da aggiungere. L'unica nota positiva, a mio avviso, è la resa dell'helicarrier shield, qui interpretato come un sottomarino volante o roba simile. Carino ma nulla di più, non salva dal fango un volume condannato in partenza.
Considerazione generale: il progetto Marvel Noir ha fatto bene a chiudere. So che è brutto da dire, ma è la verità. Si nota una generale mancanza di idee, e dove anche le idee ci sono manca lo spazio per poterle sviluppare. Tra piccoli gioiellini ( comeDevil) si nascondono anche troppe storie penose, schifose e inutili, che non fanno altro se non rovinare la reputazione che questa serie poteva essersi creata. In generale, li consiglio quasi tutti solo ai fan in cerca di qualcosa di nuovo. Per il resto fuffa, si possono beatamente risparmiare soldi.
Ultima cosa: finalmente, a breve uscirà il secondo volume di Pantera Nera, impegnato nelle sue mirabolanti avventure a Hell's Kitchen, e ovviamente non vedo l'ora! A breve anche possibili news su Marvel Heroes, se il cielo me lo consente.
Un saluto a tutti!

domenica 7 ottobre 2012

Come rivalutare un eroe.

La prima volta che vidi Superman, credo fosse nel cartone animato che davano su italia 1 al finire degli anni '90. Mi piaceva il concetto di un uomo in grado di fare qualsiasi cosa, in continua lotta contro un pelato e altri mostri assurdi. Sebbene ignorassi il fatto che fossi alieno (avevo sei anni, non era mica colpa mia!), il personaggio mi colpì subito. Poi, dopo poco tempo, lo abbandonai. Nella mia mente Superman era un supereroe banale, in grado di fare tutto e che, quindi, di esclusivo non aveva niente: niente problemi, niente limiti. Così, non mi interessai più a lui per moltissimi anni. Poi, la svolta: più o meno nel 2007, credo, mia madre mi regala il volume numero 5 de "i grandissimi di repubblica": La morte di Superman. Per la cronaca, in quella raccolta uscì pure Watchmen, e a saperlo oggi mi mangio le mani e i piedi per non averlo comprato.
Comunque.
La storia introduceva Doomsday, un nemico di pura rabbia, intento a dirigersi verso Metropolis per....beh si, per spaccare tutto, un po' come farebbe Hulk. Un nemico così forte che nemmeno la Justice League riesce a scalfire. Ovviamente, a quel punto, arriva il nostro uomo d'acciaio e inizia il vero scontro, che si conclude nel più impensabile dei modi (titolo del volume a parte, ma è il nome della saga): entrambi i combattenti muoiono. Tra le braccia dell'amata Lois, Kal-El spira per sempre, abbandonando Metropolis e i suoi amici al proprio destino. Davvero, non ci potevo credere: Superman era appena morto davanti ai miei occhi! Questo mi fece totalmente rivalutare il personaggio, da Dio in terra a comune "umano" in grado di morire.
Purtroppo, fu solo un caso che lessi quella storia, in quanto con la sfortunata vita della DC in italia non trovai i fumetti da nessuna parte. Questo fino a maggio 2012, quando uscì il primo numero dei "new 52" dedicato proprio all'uomo d'acciaio. E così, l'amore ricominciò.
Nella mia chiusura mentale, purtroppo, avevo relegato Superman a "personaggio totalmente privo di interesse", continuando invece a leggere quella monnezza astronomica dell'Ultimate Marvel Universe.
Tralasciando la storia dietro a questa manovra commerciale della dc, mi ha fatto molto piacere ritrovare un personaggio abbandonato da anni in una veste nuova e tirato a lucido per l'occasione. Le storie di Superman (SEBBENE siano tutte fondamentalmente uguali per i primi 4 numeri della serie) sono fresche e piacevoli da leggere, sia quelle attuali, in cui lui è già l'affermato eroe di Metropolis, sia quelle iniziali, in cui è ancora un giovanotto arrogante che si prende gioco della polizia ma che fa il proprio dovere di eroe.
Voglio davvero ringraziare Superman, perché leggerlo è come leggere le storie della silver age: un salto nel passato dei comics, in un'epoca in cui le città sono formate da grattacieli altissimi e sbirluccicanti, e l'umanità non è condannata ad un terribile destino (come sembra ormai di tendenza in moltissimi comics).
Lunga vita alla macchia rossa e blu! (chi capisce la citazione è una brava persona!)

martedì 2 ottobre 2012

Recensione film: Lanterna Verde

Prima recensione di un film ma, come potete vedere, non mi discosto minimamente dal tenore medio del blog.
Film del 2011, per la regia di Martin Campbell, Lanterna Verde è, a mio avviso, il primo vero film della DC atto a introdurre un personaggio sconosciuto alla maggior parte del pubblico. Perchè ammettiamolo, bene o male Batman e Superman li conosciamo tutti.
La trama non è nulla di che: Hal Jordan (Ryan Reynolds) è un pilota di caccia per la Ferris aircraft. Spericolato, cazzone, simpa della compa, manda in malora tutta la compagnia a causa di una stronzata fatta durante una simulazione di volo. Nel frattempo, il mostro uber-malvagio dell'universo, Parallax, torna dalla sua prigionia e inizia la sua vendetta contro il corpo delle lanterne verdi, un gruppo di polizia spaziale in poche parole. Accoppa il tipo che lo aveva imprigionato, la famosa lanterna Abin Sur, che si schianta sulla terra con la sua astronave per cercare un sostituto a cui affidare il proprio anello (l'anello è da dove una lanterna verde prende il suo potere). Ovviamente, a chi andrà all'anello? Ad Hal Jordan. Per carità eh, è fedelissimo al fumetto, non sto dicendo questo! Ma avviene tutto con una banalità quasi irreale. Cioè, vedi un alieno dentro un'astronave e non te rendi conto? Non sei nemmeno minimamente spaventato? Ho capito che sei spavaldo, ma uno che se ne fotte di avere un alieno davanti non è spavaldo, è un coglione. Comunque.
Hal diventa una lanterna, si sbatte per eliminare Parallax tra mille simpatiche peripezie e diventa l'eroe dell'universo. Fine della trama interessante.
Ora, perché questo film, sin dalla prima volta, mi ha fatto cagare? Iniziamo dicendo che tutta la trama, comprese le cose secondarie, è banale. Come disse un recensore su un sito, segue il modello nato dopo lo Spider-man di Sam Raimi: l'eroe prima è un idiota/sfigato, riceve i poteri, subito non li vuole, capisce di doverli usare per salvare il mondo, diventa l'eroe universale. Banale, banale e banale. Potrei fare finta di nulla, ma dopo dieci anni di film fatti in questo modo mi sono un po' stufato, se il mondo permette. Secondo punto: la prima volta che Hal Jordan usa i suoi poteri per salvare qualcuno, crea una pista di macchinine giocattolo con cui dirottare un aereo che nel frattempo aveva piazzato dentro una gigantesca hot wheels. Devo dire altro? Una pista giocattolo in cui mette un aereo dentro una macchinina gigante. Giuro, fino a quel momento il film mi era sembrato senza infamia e senza lode, ma dopo...lo sgomento più totale.
Ultimo punto: il combattimento finale. Di solito ogni combattimento finale ha un suo senso, magari solo farti vedere i poteri dell'eroe, ma questo ne ha proprio poco. Hal usa giusto due boiate, si piglia delle botte gratuite e solo alla fine riesce a capire come battere Parallax. Cioè, si fa tutta la nostra dannata galassia, dalla terra al sole, in cinque minuti scarsi. A che velocità andava? Cioè, doveva essere una velocità folle, e allora per quale motivo non l'ha usata durante il combattimento per evitare tutte le sberle che gli hanno mollato? Misteri della fede. Qualcosa di buono rimane, come Hector, il cattivo "minore" del film, caratterizzato abbastanza da risultare apprezzabile, ma il buono finisce li a mio avviso.
Quindi, in generale, questo film è sulla soglia della sufficienza. Non lo consiglio ai fan, in quanto è una delusione abbastanza grande, ma lo consiglio a tutti gli altri in quanto da un'idea generale del personaggio, in vista del futuro film della justice league. Sempre che non ne facciano un reboot.
Un saluto a tutti!

mercoledì 26 settembre 2012

Un po' di tutto, un po' di nulla

Finalmente, primo articolo casual da vero blog! So benissimo che un articolo in cui non si parla di nulla di specifico sia meno interessante di una recensione o altro, ma ho voglia di scrivere. Allora, iniziamo: sta per uscire il gioco Injustice, ovvero il picchiaduro della Justice League. Non mi turba il fatto che facciano un picchiaduro così, ma mi domando: a che target è indirizzato questo gioco? Ai ragazzocci che vengono nei pantaloni solo a pensare ad uno scontro tra Batman e Wonder Woman, o a Superman che spacca i denti a Flash...Ma con che scusa li fanno legnare? A intuito, sarà la solita puttanata, tipo "Un essere spaziale ha detto che la mamma di Batman era una meretrice! Anzi, non un essere spaziale, è stato Superman! Picchiatevi!". E ne avevamo bisogno? Personalmente no, la trovo l'ennesima trovata commerciale fatta apposta per vendere ai numerosi fan della DC l'ennesimo prodotto random. Mi fa...incazzare questa tendenza che fa vendere in ogni modo l'immagine di un supereroe. Cioè: fino a qualche tempo fa, c'erano al massimo i tie-in dei giochi quando usciva un film, seguiti da qualche fumetto e basta. Ora invece escono una moltitudine di giochi supereroistici ogni anno. Dal mio punto di vista, è molto triste, ma non mi posso
lamentare, il mondo gira così e io non posso cambiarlo!
Tra una settimana inizia la beta di marvel heroes! Sono iscritto alla beta già da un mese e mi sembra passata una settimana, assurdo. Trovo che quel gioco sia in grado di cambiare il concetto di MMO free, se mantiene le sue promesse. Promesse=tutto il gioco disponibile senza pagare un centesimo. Però, forse sono solo miei dubbi, mi chiedo quale parte del gioco possa essere a pagamento. Se i personaggi sono tutti disponibili, se i costumi sono disponibili, se le missioni sono disponibili, cosa devo pagare? Magari c'è un sistema di "rune" come in league of legends, una serie di potenziamenti utili per i livelli avanzati e per le istanze più difficili, oppure dei boost per gli xp, per il pvp (se c'è, ovviamente)...misteri, lo scopriremo solo vedendo.
Ultimo punto: io odio gli X-men. Li odio perchè sono sfigati, sono sempre tristi, passano il tempo ad autocommiserarsi e sono tipo un parafulmine per i disastri mondiali. Esempio: se nel mondo c'è un pazzo suicida che non vede l'ora di farsi esplodere, di sicuro si farà detonare in un luogo pieno zeppo di mutanti e facendo fuori qualche membro della squadra di Xavier. Ovviamente è solo un esempio, ma nemmeno troppo lontano dalla realtà...
Comunque i videogiochi sui supereroi mi fanno impazzire. E questa immagine è tremendamente figa.

martedì 25 settembre 2012

Recensione di Wolverine noir ed altre inezie.

Seriamente, ormai leggere tutta la serie noir sta diventando il fulcro della mia attività fumettistica. Mi mancano solo tre volumi: Iron Man, Luke Cage e il secondo degli X-men, eppure....ne voglio altri. Davvero, li trovo troppo indescrivibilmente interessanti, sebbene siano troppo veloci. E oggi, tocca a Wolverine.
Partiamo dicendo che: tutti conoscono il personaggio. Stop. Non ci sono scusanti, è così.
Questo volume è davvero noir fino al midollo, molto più degli altri: dove Spiderman noir eccedeva nell'irreale (una storia noir con uno spirito ragno che ti dona dei superpoteri, per favore...) questo volume eccede nel realismo: Logan non è il solito animale pronto a sbudellare chiunque, ma un comune detective tanto caro alla cinematografia del genere che si ritrova suo malgrado in un caso troppo intricato. Risolvere questo caso sarà essenziale per salvare la sua vita e quella del suo socio, Dog. La storia scorre liscia liscia, senza troppi intoppi o incomprensioni (di cui era pieno X-men noir) e mantiene costante l'interesse del lettore. Se devo essere onesto, dalle recensioni lette in giro me lo aspettavo molto più brutto. Invece tra le mani mi sono ritrovato un gioiellino penalizzato dal finale, DI NUOVO, troppo veloce e inconcludente. Credo sia un prequel di X-men noir, in quanto li il nostro Logan fa il marinaio, e non il detective...misteri della marvel. Lo consiglio, tutti dovrebbero leggerlo in qualche modo (sul sito della panini non esiste nemmeno, in quanto super esaurito) per vedere come andrebbe scritto un fumetto di questo genere. Altre cose da dire: il terzo numero di Hulk conferma la spirale ascendente che, secondo me, stanno prendendo le varie saghe. Hulk verde emoziona e commuove, Hulk rosso è li e rischia addirittura di interessare e i Difensori fanno i fighi con il paranormale.
Il gioco di Kenshiro per playstation 3...mamma mia. Per carità, è un musou e conseguentemente non mi aspettavo grandi innovazioni tecniche o altro, però riesce ad essere legnoso come pochi altri giochi e addirittura frustrante. Dinasty warrior gundam 2 mi è piaciuto molto di più e l'ho trovato molto più fluido, ma si sa, i fan sono brutte bestie (io in primis, non mi reputo il migliore del mondo).
Boh, conclusioni: Wolverine noir è bello, Hulk e i Difensori rimangono belli, Ken's rage è un giocaccio ma comunque godibile. E il numero 5 di Batman mi ha fatto schifo, fottuto uomo pipistrello.
Buona settimana a tutti!

giovedì 20 settembre 2012

Torchlight 2, impressioni a caldissimo!

Un ora e dodici minuti dall'uscita di Torchlight 2 passata interamente a giocare. Impressioni a caldissimo, per non perdere l'emozione scaturita dall'hype assurdo che si è venuto a creare intorno a quel gioco, almeno personalmente.
Perché Torchlight 2 è stato così atteso? Perchè Diablo 3 ha fatto cagare e perché, come seguito multiplayer del primo Torchlight, sarebbe stato finalmente un hack 'n slash completo. Il primo gioco mi è piaciuto davvero tanto: non mi vergogno affatto a dire che è stato il primo di quel genere che io abbia mai finito. Mi piaceva lo stile grafico, il sonoro minimale ma che rendeva l'atmosfera alla perfezione, mi piacevano i personaggi, la storia, la struttura del dungeon....bellissimo, a mio avviso. Ma, nella mia ignoranza, ignoravo fosse solo in single player. Quando lo venni a scoprire, ammetto che ci rimasi abbastanza male, ma questo non mi impedì di finirlo (con il mio alchimista, tanto amore!). Un gioco basato su un unico dungeon profondo sessanta e passa piani...non avrei mai immaginato l'effetto che mi avrebbe fatto! Diciamo che Torchlight ha dato inizio alla mia era del pc gaming moderno (la ps3 mi aveva abbandonato da qualche mese, e nessun gioco fino a quel momento mi aveva più tenuto attaccato al pc così intensamente).
Poi, lo scoop: a marzo, Torchlight 2 entra in preorder, e impazzisco. Devo averlo. Lo bramo, lo desidero.
Ok, finiamola con tutte queste considerazioni inutili e passiamo al succo: com'è il gioco?
Come il primo, ma rifinito di tutte quelle che potevano essere le piccole pecche: il multiplayer, la personalizzazione del pg e altre robettine.
La città di Torchlight, ridente località mineraria, è stata distrutta da un robottone malefico. Il berserker del primo gioco, insieme alla maga di cui non ricordo il nome, è stato costretto alla ritirata in modo da avvertire gli altri popoli del pericolo imminente. Incipit base, poi inizia la meraviglia: dal primo istante di gioco, vediamo cos'è Torchlight 2: un enorme mondo esplorabile, con dungeon, città, waypoint e altra roba simpatica, con mostri pronti a farci sudare le proverbiali sette camicie al fine di ottenere preziosa esperienza e tesori inestimabili.
I comandi sono rimasti invariati, così come il sistema di skill (che comunque trovo più chiaro rispetto al primo) e ai vari attributi da potenziare, sempre in quattro categorie (forza, vitalità, destrezza e resistenza).
I pet sono aumentati di numero, mi pare siano una decina (di cui uno inguardabile, il fottuto cagnolino....) e molto belli da vedere.
I personaggi, finalmente, possono cambiare sesso e possono essere personalizzati (seppur non immensamente) in modo da non essere tutti fotocopie, ma credo sia normale vista l'impronta multigiocatore del titolo.
Quindi, dopo quest'oretta, posso dire di consigliare questo gioco?
CAZZO, certo che si. Io mi sono già innamorato.

domenica 16 settembre 2012

Cos'è Darkspore?

Dopo troppo tempo, è ora di parlare di un gioco per pc. Ovvero: Darkspore, come da titolo.
Che cos'è Darkspore? Praticamente, prendete diablo. Prendete l'editor di spore. Unite il tutto, e avrete questo gioco, un hack 'n slash a base di mostri gormitici in squadre di tre, il cui scopo è salvare la galassia, credo. Dico credo perchè la trama mi ha lasciato così indifferente che, se me lo chiedessero, non saprei dire con esattezza nulla di quello che è successo. Perchè parlarne oggi, se ce l'ho da svariati mesi? Beh, semplice: perchè oggi l'ho finito. Ciò che, secondo me, è il punto di forza del gioco, è l'editor: ognuno dei cento personaggi è quasi interamente personalizzabile, potendone modificare le parti, aggiungendo le varie armi e gli oggetti puramente estetici, arrivando ad una varietà invidiabile anche in multiplayer. Però, dopo di questo, cosa rimane? Un gioco mediocre, con un gameplay mediocre, una colonna sonora che c'è ma non colpisce e una trama molto casuale. Eppure, all'epoca, vi fu una sorta di mito intorno a questo gioco! Come mai? La EA lo pubblicizzava in modo esagerato, facendo pensare a tutti che, dopo Darkspore, il genere degli hack 'n slash sarebbe stato così rivoluzionato da sembrare un'altra categoria di gioco. Se la memoria non mi inganna, ovviamente. Perciò, alla release, le speranze sono state infrante e questo titolo è stato abbandonato.
Volevo fare un articolo più lungo, lo ammetto. Volevo spiegare nel dettaglio i punti forti di questo gioco, ma....non ce ne sono. Almeno, non di particolari. C'è l'editor, fine. Il resto è tutto già visto, forse l'unica altra cosa originale sono le abilità di squadra, ovvero abilità che vengono assegnate a uno dei tre slot di squadra in base agli eroi che stiamo utilizzando. Tolto questo, il nulla. Perciò, io non consiglio totalmente questo gioco. Lo consiglio:
1) a chi è fan di spore
2) a chi cerca un hack 'n slash per passare il tempo nell'attesa di torchlight 2, tenendo anche conto che in qualche negozio si riesce pure a trovare a una decina di euro scarsi.
Voto finale: 5, senza infamia e senza lode, lo piazzo nel limbo della mediocrità.
Aneddoto simpatico: appena lo comprai, non riuscì a giocare a causa dell'EA che aveva chiuso i server per cause misteriose, per poi riaprirli una settimana dopo. Misteri della fede.
E con questo vi saluto, grazie della lettura e buona settimana a tutti!

venerdì 14 settembre 2012

Recensione punisher noir....eh vabbè.

Come promesso, finalmente. Punisher noir, uno dei due volumi che mi hanno convinto a iniziare questa serie di graphic novel. Dando per scontato che conosciate il personaggio, chi più chi meno, come si presenta questa versione noir? Beh, il tutto inizia nel solito contesto. Grande depressione, pochi soldi, mafiosi e gente che sclera. Alla radio, un personaggio fittizio chiamato "Punitore" fa impazzire il pubblico, vedendo visto come un ideale salvatore della città. Frank Castellone jr. è un bambino, orfano di madre, che vive con suo padre, Castellone sr. Durante un normale giorno lavorativo, il padre prende a botte per l'ennesima volta degli sgherri mafiosi andati a chiedergli il pizzo. Ovviamente, il capo mafia si rompe le palle e manda i suoi sgherri a ucciderlo. E che sgherri: Barracuda e Mosaico. Dopo la prima metà (si, l'ho riletto un ora fa: metà albo) di introduzione, la vera storia, con il vero Punitore, inizia. Spoiler: il Punitore è Frankie jr. La sua missione, quindi, sarà di vendicare il padre, uccidendo i due sicari e la donna misteriosa che era con loro. Colpo di scena finale molto impressionante, davvero, che mi ha sorpreso e stupito non poco. Quindi, potreste pensare, perché mi lamento? Mi lamento, cristo, perché la storia è troppo veloce! Tutto succede in poche sequenze, Barracuda viene ammazzato in due pagine, Mosaico pure e lo scontro finale dura giusto qualche pagina in più! Avevano uno spunto narrativo interessantissimo, ricco di potenzialità, e sono riusciti a trasformarlo in un prodotto mediocre come tanti altri! Davvero, questo volume mi ha molto deluso. Comunque, passiamo alla parte più tecnica. Frank Tieri, sebbene l'eccessiva velocità con cui scorre il volume, sceneggia bene il tutto. I dialoghi sono interessanti, in grado di intrattenere e di immergere il lettore nell'atmosfera noir del volume. I disengi di Paul Azaceta, invece, non mi hanno fatto impazzire. Sia chiaro: le ambientazioni sono rese molto bene! La sua pecca più grande, a mio avviso, sono le facce dei personaggi: a volte sembrano molto grottesche, e risultano perfino bruttine da vedere, a primo impatto. Altra cosa che non mi è piaciuta assolutamente è la resa della maschera del punitore. Davvero, a volte più che un passamontagna con un teschio sopra sembra un enorme calzino cucito a casaccio. Scandaloso, da quel punto di vista, Tomm Coker mi è piaciuto moooolto di più.
In definitiva: che ne penso di questo "Punisher: noir"? Beh, per prima cosa è un volume senza infamia e senza lode: intrattiene, piace pure, ma non lascia il segno come Devil. In secondo luogo, è un modo interessante per vedere il Punitore in uno scenario diverso da quello a cui siamo abituati, capace di cambiare radicalmente la psicologia del personaggio, da oscuro vigilante che vuole vendicare moglie e figli a semplice ragazzo diventato orfano troppo presto (secondo i miei calcoli ha una ventina d'anni) che decide, giustamente, di vendicare il padre. Simpatico anche il cameo di Soap che, seppur non facendo niente di rilevante, fa sembrare il tutto più familiare.
La mia recensione è finita! Spero che vi sia interessata, spero di avervi fatto venire voglia di leggere il volume e vi consiglio di tenere d'occhio il sito della panini per tutte le nuove uscite interessanti in ambito marvel.
Un saluto a tutti!

martedì 11 settembre 2012

Riflessioni da fine estate e ringraziamenti poco brevi.

Per prima cosa, grazie. Grazie a chi mi ha seguito, a chi ha letto, a chi ha pensato "oddio, che stronzate scrive sto qui?", a chi ha trovato interessante ciò che scrivevo, a chi ha seguito i miei consigli. Anzi dai, solo a chi ha letto, visto che girano ben poche persone per questo blog. Spero che abbiate gradito questi articoli quanto io mi sono divertito nello scriverli.
Ebbene, si! Oggi, ufficialmente, l'estate degli studenti piemontesi è finita. Da domani, la routine tornerà ad ucciderci lentamente, con la sua esasperante ripetitività e la sua malvagità intrinseca, complici anche degli insegnati che, già li vedo, ripeteranno all'ossessione "Studiate, che avete l'esame!".
Però pensiamoci: dal prossimo anno ognuno potrà fare ciò che desidera fare! Potremo lavorare, potremo studiare ciò che ci piace, potremo andare a vivere all'estero! Quindi, se siete depressi per l'inizio della scuola, pensatela così: da praticamente tutta la vita andiamo a scuola, e siamo sempre sopravvissuti. Un altro anno non fa differenza. Soprattutto se, ad accompagnarci in questi nove terribili mesi, ci sono dei fumetti di tutto rispetto. E anche dei giochi, stranamente.
Iniziamo con i fumetti: solo in ambito panini, sta per partire il mega-crossover "avengers vs x men", in cui praticamente tutti gli eroi marvel si picchieranno come se non ci fosse un domani per decidere chi potrà avere potere decisionale sulla forza fenice, posseduta dalla pucciosa Hope Summers. Da come ne parlano gli americani, sembrerebbe un crossover interessante e con dei risvolti importanti per il marvel universe (a differenza di quella semi-troiata di Fear Itself, che mi ha interessato meno dell'ultimo film di natale), a partire dalle varie testate marvel now. Non ho idea di cosa siano, sembrerebbe l'ennesimo reboot delle testate, ma contando che c'è pure un'altra serie basata su "X men first class", ben vengano. Quindi, primo punto positivo.
Poi: Devil e Hulk (in testate diverse) procedono molto bene: nei prossimi mesi, assisteremo all'evento del Punitore "Punisher War Zone", in cui i vendicatori decideranno di occuparsi di lui una volta per tutte, e pure a un crossover tra Devil, Punisher e Spidey. In Hulk, invece, tutto continuerà in modo normale, ma va benissimo così!
Per gli appassionati, inizia il mensile di Star Wars, con una storia basata su "The old republic" (ovviamente), il seguito del sesto film e, come terza storia, una saga solo su Darth Vader. Parrebbe interessante, ma le mie finanze non mi permettono di seguire anche quella serie, quindi purtroppo dovrò lasciar perdere...
Infine, i sempre verde Batman e Superman, ma onestamente non ho nulla da dire, anche se immagino che Supes avrà una qualità delle storie superiore a causa dell'avvicinarsi del film "the man of steel".
Passando ai supereroi, il gioco di Deadpool è sempre più vicino e Marvel Heroes inizia la closed beta il primo di ottobre, quindi fra una ventina di giorni. Inutile dire che mi sono registrato e che, se riesco a entrare, tutte le mie impressioni verranno riportate su questo blog.
Ho iniziato a giocare a Guild Wars 2, ma onestamente, sebbene sia molto bello, non mi acchiappa particolarmente, complice un lore a cui non sono minimamente affezionato.
The old republic, per tutti voi smanettoni degli mmorpg, diventa Free to play questo inverno, credo a dicembre (un anno dopo dalla sua uscita....minchia.), con limitazioni molto piccole in grado di donare un'esperienza di gioco completa anche senza pagare un centesimo. Ovviamente se queste limitazioni non vengono modificate, ma non ci scommetterei più di tanto!
Ok, ho detto tutto quello che volevo dire e, onestamente, è meno di quanto pensassi! Auguro ancora un buon ritorno a tutti, ringrazio ancora a tutti e spero di riprendere costanza nel pubblicare roba sul blog, per la vostra CIOIA e felicità. Buon 11 settembre, cospiratori!

mercoledì 29 agosto 2012

Recensione Marvel noir: Devil

Finalmente, dopo un mese, ho messo le mani su questi maledettissimi volumi della marvel noir. Li aspettavo davvero con ansia: dalle notizie lette in giro, il modo in cui Spiderman, Devil e Punisher sono stati ritoccati in modo da diventare personaggi viventi durante la grande depressione vale i soldi dei volumi che contengono le storie. Di conseguenza, l'attesa è stata davvero dura. Mi sono letto recensioni varie, ho trovato pareri discordanti (soprattutto sulla serie dedicata al Punitore) e ho visto voti senza senso (tipo nella recensione di Devil: il recensore lo elogia per una pagina intera, voto finale 6.8....che diavolo....). Quindi, posso finalmente esprimere la mia opinione sul volume che attendevo di più: quello dedicato al cornetto rosso, il mio supereroe preferito.
Premessa: cos'è la Marvel noir? Beh, fondamentalmente un rifacimento in stile hard-boiled e, appunto, noir di alcune delle testate più significative, più famose e più adatte dell'universo Marvel. Ad esempio, Punisher è da sempre molto noir, Devil nel noir ci sguazza, Spiderman è il supereroe più famoso (quindi merita una sua serie personale in ogni maledetto universo) e Luke Cage è in grado di donare storie interessanti, con la sua possente stazza da afroamericano in un contesto molto razzista già di suo. Quindi, con questa manovra commerciale, negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di numerose serie, capeggiate dall'ovvio Spiderman noir, impegnate a riproporci l'ennesima versione alternativa dei nostri eroi preferiti. E cosa potrebbe uscire, con delle premesse come queste?
Devil noir parte dalla fine, con l'incontro tra il diavolo rosso e kingpin, da cui poi si sviluppa la storia sotto forma di flashback. E qui, trovo già qualcosa di cui lamentarmi: Kingpin mi ha rotto i coglioni. In ogni maledetto universo, sembra voglia rompere le palle a Murdock in ogni modo possibile. Non ha una moglie da cui andare? Ah no, meglio non parlarne.
La storia ci mostra Matt alle prese con la New York di quel tempo: essendo figlio di un pugile di Hell's Kitchen, gli sono state precluse le porte della facoltà di giurisprudenza, e si limita a fare l'aiutante del detective Nelson (il buon vecchio Foggy) fra un salto tra i tetti e l'altro. Con una guerra mafiosa alle porte e l'arrivo di Bullseye, Matt si trova costretto a scegliere fra la giustizia e l'amore. Ovviamente, cosa sceglierà?
Personalmente, ho trovato questo volume molto bello. I disegni mi sono piaciuti da subito, la storia è intrigante (sebbene troppo breve, come nel volume di Punisher) e il nemico più famoso del diavolo, Bullseye, è una gioia per gli occhi da vedere nella sua nuova forma. L'unica pecca, a mio avviso, è proprio la lunghezza del racconto. Spunti interessanti ce ne sono molti, ma dovendo chiudere tutto in quattro volumi americani, c'è poca introspezione, poca osservazione di ciò che accade al di fuori dell'azione. Sappiamo pochissimo, di Matt. Non sappiamo come sia diventato Devil, non sappiamo chi sia il suo maestro e non sappiamo nemmeno come finisca la storia poiché, con una trovata che personalmente ho adorato, il volume si conclude con un fermo immagine di Kingpin e il Diavolo che si saltano addosso, pronti a scannarsi e a combattere fino alla morte. Bello, bello, bello. Se tutta la linea noir è in grado di restare su questi livelli, abbiamo davanti una serie di gioiellini memorabili.
Ma, ahimè, purtroppo non è così. The Punisher è tutta un'altra storia.

lunedì 27 agosto 2012

Recensione Hulk e difensori 2: l'epicità.

Era ora! Da quando è uscito il primo numero, il mio amore per hulk è salito a dismisura. Non solo: i nuovi difensori sono tremendamente fighi, epici e incredibili. Quindi, cosa mi aspettavo da questo secondo numero? Beh, prima di tutto, mi aspettavo una storia di hulk verde interessante e in grado di illustrare efficacemente cosa abbia fatto impazzire il povero Banner: richiesta esaudita. Poi, mi aspettavo una storia in grado di farmi apprezzare Rulk: richiesta esaudita (anche fin troppo, ma ne riparlerò). Infine, cosa fondamentale, mi aspettavo una continuazione dei difensori epica così come lo era stato l'inizio. E non me la aspettavo così. Parto quindi a illustrarvi le meraviglie di questa testata, di questo secondo numero incredibile ed emozionante.
Prima storia: Hulk verde. Dopo l'epico inizio, ci viene mostrato cosa è successo a Bruce Banner. Con la scusa di una vacanza romantica in compagnia della (ritrovata) moglie Betty, lo scienziato esplora un'isola deserta sulla quale creare il suo laboratorio, tentando di riappropriarsi di Hulk. Risultato: la signora moglie si incazza, lo sfancula e, diventato She-Hulk rossa, salta via e se ne va, contribuendo a far ammattire ulteriormente il nostro povero sfigatello. Tornando alla situazione attuale, scopriamo che Hulk è stato ingaggiato da una Von Doom (non imparentata con il Dr. Destino) in una squadra "anti-scienziati pazzi", insieme a un cervello vivente e a un tizio molto random con qualche abilità a caso. Ovviamente, vengono attaccati da dei giganteschi squali verdi, prontamente uccisi dal gigante di giada. Nel frattempo, le creature di Banner arrivano alla tana segreta di Hulk, pronte a sterminare tutti i suoi amici del sottosuolo...Ansiogeno.
Voto: 7. Dopo un inizio con i fiocchi, la storia si trova costretta a spiegare cosa stia succedendo, perdendo molto ritmo nella narrazione e senza colpi di scena particolari. Ovviamente, gli sviluppi saranno interessanti, e rimane comunque una buona storia!
Seconda storia: Rulk. Ross, attaccato dai vendicatori segreti dopo che si era recato in medio oriente a spaccare qualche testa per vendicare un suo amico ucciso da dei terroristi, si allea con Machine Man in cerca di una risposta alle sue domande, prima fra tutte: chi ha fornito delle armi così potenti a dei semplici soldati? Tra leggenda e realtà, il nostro uomo scoprirà un segreto nascosto tra le dune del deserto...e mica roba da due soldi.
Voto: 7. Molto più interessante della prima storia, mi ha personalmente stupito. È molto più interessante della storia di partenza, mostra più personaggi principali (finalmente entra in scena anche Steve Rogers in persona!) e ci mostra di cosa sia capace il disegnatore, che ci dona scene piene di anima. So che può sembrarvi stupido dire "anima" riferito a un fumetto, ma è quello che penso: questi disegni hanno vita propria. Sono dinamici e reali. Ottimi. Unica pecca: è troppo lunga! Hanno messo un doppio episodio in un numero solo, e risulta pesante da leggere, ma una volta superato questo problema ci si trova tra le mani un prodotto ben riuscito.
Terza storia: Difensori. Finalmente! Ho aspettato troppo di poter leggere il seguito dei Difensori, me lo sognavo quasi la notte! E cosa mi trovo tra le mani? Una buona storia, in cui finalmente qualcuno si legna e in cui il gruppo si mostra per quello che è. C'è una buona dose di ironia, vengono mostrate le caratteristiche di ogni singolo membro (Surfer che distrugge a livello atomico un tipo è da incorniciare) e viene introdotto lo scontro con il cattivone di turno. Cioè, al secondo numero sembra già che la serie stia per finire. Raramente mi è capitato di vedere una storia così adrenalinica, Batman a parte!
Voto: 8. Lontana dalla perfezione, questa seconda storia ha l'arduo compito di intrigare i lettori e di lasciare delle questioni in sospeso, in modo da spingere a comprare il numero successivo. E ci riesce bene! Lo scontro con Nul è sempre più vicino, e tutto va sempre più male. Non vedo l'ora che esca il terzo numero.
Per stavolta, è tutto! Domani finalmente mi arriverà la serie noir...più avanti ne parlerò, sperando di non rimanerne deluso.
Buon Batman a tutti!

venerdì 17 agosto 2012

Rileggendo "Diavolo Custode"

Ommioddio. Ommioddio. Diavolo custode rimane, tutt'ora, il mio fumetto preferito insieme a "Il ritorno del cavaliere oscuro". Amo tutto di quella saga: lo sviluppo di Devil, la psicologia, i disegni, i personaggi, i nemici...tutto. Eppure, potrebbe esserci qualcuno che non lo ha mai letto! Cosa? Non lo avete mai letto? Depravati! Malati! Leggetelo ora, procuratevelo in qualche modo, assaporatelo, amatelo!
Comunque, bando alle cagate, non ho intenzione di fare una recensione o roba simile, perchè finire per spoilerare qualcosa e me ne pentirei. Non voglio assolutamente rovinare l'esperienza ai neofiti, e spero vivamente che, dopo una lettura simile, il diavolo rosso riesca ad attirare nuovi lettori. Che cos'è diavolo custode? Beh, è la storia che ha dato inizio al progetto marvel knights, ovvero l'idea della marvel di rendere alcune sue testate più mature e destinate a un pubblico un po' più adulto del solito. Nel senso: ho letto alcune delle prime storie di Devil, grazie ai vari masterwork e bla bla, e non mi ero mai reso conto di quanto fossero effettivamente "Infantili". Cioè, lui è cieco come sempre, ma manca quella vena dark che mi ha fatto amare il personaggio. C'è sempre del buonismo nelle situazioni, della violenza che c'è ma non si vede e un personaggio fin troppo ottimista per la situazione in cui si trova. Ecco. Grazie a Miller e al suo ciclo con il diavolo, questa condizione è stata stravolta, rendendo il personaggio il fantastico eroe che è adesso, pieno di problemi, casini e disastri vari, che mettono a dura propria la sua integrità mentale. Diciamo che, dopo diavolo custode, lo standard del cornetto è cambiato per diventare, effettivamente, quello che è oggi (anche perchè, a quanto so, dopo i cicli di Miller si era perso un po' il tocco dark). La storia inizia con una lettera di Karen Page, storica fidanzata di Matt, in cui lei lo lascia. Primo colpo da maestro: iniziare una saga con uno smacco emotivo per il personaggio. Geniale. Continuando, al diavolo viene lasciato un bambino, ritenuto il salvatore del mondo, la reincarnazione del messia. Il suo compito sarà di proteggerlo, in attesa che diventi grande e che salvi il pianeta. E da li, partiranno un sacco di situazioni assurde, deliranti e leggendarie, che entreranno nel cuore di tutti gli appassionati.
Onestamente, sto faticando come un matto a scrivere, causa motivi random, quindi cercherò di concludere.
Il mio voto per questa saga è 10. Assoluto. Se potessi gli darei ancora di più. In una scala da 1 a 100, per rendere l'idea, gli darei il voto massimo.
Se si è dei fan marvel, è da avere assolutamente e da leggere almeno due volte al mese. Se si è in cerca di una bellissima lettura, lo stra-mega consiglio. Anzi, non è un consiglio, è un obbligo: compratelo. Dovete averlo.
Ps: a breve mi procurerò i volumi noir di Devil, di Punisher e di Spider-Man....spero di non pentirmene, ma in ogni caso vi farò sapere le mie opinioni, così saprete se prenderli o meno!

martedì 14 agosto 2012

Recensione World War Hulk...Aspettando Hulk 2!

Dopo aver parlato di Civil War la volta scorsa, ho deciso di rileggermi World War Hulk. Un po' per noia, un po' perchè non lo leggevo da una vita. Partiamo dicendo: quando avviene questo crossover? Beh, subito dopo agli eventi di Planet Hulk, ovviamente. Per chi non lo sapesse, durante Planet Hulk il golia verde viene spedito nello spazio dal supergruppo degli Illuminati, ovvero Strange, Mr Fantastic, Freccia nera e Iron Man, in quanto ritenuto troppo pericoloso per restare sulla terra. Dopo essere stato calciorotato via dal sistema solare, atterra sul pianeta di Sakaar, dove viene schiavizzato dal Re Rosso, il sovrano, il quale lo rende un gladiatore e lo manda a morire nell'arena. Inutile dire che si salva, fa il culo al re e prende il suo posto insieme a sua moglie, Caiera l'impetuosa, la quale aspetta un figlio dal gigante. E fin qui tutto bene! Finalmente Hulk ha una famiglia normale, è felice, non vuole più spaccare nessuno e non pensa ai deboli umani che lo hanno spedito nello spazio profondo per vivere tranquilli. Ma, ovviamente, accade il fattaccio. L'astronave con cui era atterrato esplode, uccidendo la popolazione di Sakaar, compresa la sua regina e il bambino che portava in grembo. Si salvano solo i fratelli di guerra di Hulk, guerrieri sopravvissuti allo scontro con un gigantesco mostro di lava, ovvero (solo i nomi, per farla breve) Miek, Hiroim, Senza Nome della covata, Elloe e Korg. Insieme a loro, prende l'astronave di pietra del popolo ombra e si dirige sulla terra, pronto ad avere vendetta. Tutta questa, era solo l'introduzione, per spiegare come può sentirsi un mostro invincibile dopo che la sua famiglia viene fatta saltare in aria. Diciamo che giramenti di testicoli li avremmo avuti tutti, ma lui ha la forza di distruggere il pianeta, è li che risiede il problema!
World War Hulk, il filone principale, inizia con Hulk che raggiunge la luna in cerca di Freccia Nera, il secondo superumano più potente della galassia, in grado di distruggere una città solo con un sussurro (il suo potere deriva dalla voce, in quanto essa sprigiona delle particelle particolari che influenzano la materia circostante. Roba da poco.). Dopo una non-battaglia, il golia giunge sulla terra, minacciando di ridurre come il sovrano lunare quello "schifo di pianeta". Dando un giorno per organizzare i propri eroi e per evacuare i civili, Hulk inizia la sua guerra contro il mondo, puntando ovviamente ad eliminare i restanti inumani.
Diciamo che, da questo punto in poi, la storia non regala molti colpi di scena, in quanto Hulk è troppo forte per essere sconfitto. Cioè, quando la si legge la prima volta, si sa già come andranno a finire gli scontri: con il golia che ringhia sopra i corpi dei nemici sconfitti. I disegni fanno il loro lavoro abbastanza bene, anche se a volte risultano troppo finti (so che è stupido da dire parlando di un fumetto, ma se penso ai disegni di Dell'Otto, questi mi sembrano dei cartoni animati) e non rendono assolutamente bene i vari schizzi di sangue che si vedono durante i combattimenti, facendoli sembrare gelatina. I dialoghi onestamente si riducono al minimo indispensabile, ma se uno legge una saga di questo genere non può aspettarsi monologhi epici o altra roba. Diciamo che un buon 20% delle pagine si riduce a urla e rumori di ossa che si spaccano.
Punto esaltante, veramente, è la fine: lo scontro finale, il famoso scontro tra Sentry e Hulk, con un esito inaspettato che non può che fare piacere! Davvero, credo che solo questo valga la lettura di tutto il crossover.
In conclusione, che dire di World War Hulk? Che è un fumetto per tutti, stranamente. Non c'è violenza troppo esplicita (il sangue si vede, ma solo in seguito a pugni in faccia forti come mille martellate), non ci sono dialoghi impegnativi, non c'è una trama che impegni troppo il cervello (ricordo ancora i mal di testa causati da guerra segreta...) e c'è tanta, tanta, tantissima azione insensata, in grado di regalare una mezz'oretta di puro svago. Lo consiglio, anche perchè se c'è gente che si guarda i film di Stallone e li trova originali, di sicuro troverà originale e divertentissimo questo crossover.
Alla prossima!

domenica 12 agosto 2012

Recensione Civil War

Credo che, nell'ottica moderna, Civil War rappresenti il perfetto crossover marvel. Azione, una storia incredibile, colpi di scena e tanti, tanti, tantissimi supereroi che si picchiano per difendere le proprie idee. A distanza di tutti questi anni, quindi, che senso ha parlarne? Ormai si è sviscerato totalmente l'evento, le storie aperte sono state chiuse, abbiamo assistito all'iniziativa dei cinquanta stati e alla morte di Capitan America (evento su scala mondiale, tanto da finire addirittura al telegiornale!). Però sono dell'opinione che, per un neofita marvel, questo evento sia un ottimo punto di partenza, e trovarlo in volumi unici ormai risulta abbastanza facile. Quindi, è arrivato il mio momento di recensione il mio crossover preferito.
Prima di tutto: cos'è Civil War? Diciamo che è il culmine degli ultimi vent'anni di supereroismo e dei danni che ha causato. Insomma, non penserete mica che alla gente vada bene che ogni tot settimane la propria città sia attaccata da qualche mostro iper galattico? Io personalmente mi sentirei parecchio in disappunto se, ogni volta che vado a fare la spesa, rischiassi la vita per un attacco di Rhino o di Goblin. Questo crossover è tutto: un dramma, un'avventura, una storia incredibile. Ok, sto divagando, chiedo venia, passiamo alla trama.
Tutto inizia con una azione sconsiderata (l'ennesima, oserei dire) dei new warriors durante il loro show tv. Ah, tra parentesi, apprezzo i new warriors solo perchè una volta vi militava Nova.
Comunque, dopo aver attaccato un gruppo di supercriminali a Stamford, mentre i suddetti si facevano i cazzacci propri, causano un'esplosione che stermina 612 persone, tra cui numerosissimi bambini. Ovviamente, la società arriva nel punto di non ritorno e decide di non farla passare liscia agli eroi, i cui comportamenti sconsiderati hanno causato fin troppe morti. Quindi, il governo avanza l'atto di registrazione dei superumani, il quale obbliga tutti gli eroi a registrarsi e a diventare a tutti gli effetti "impiegati". Chi si rifiuta sarà perseguito come un fuorilegge. E qui, la tensione accumulata in tutti questi anni tra Capitan America e Iron Man esplode, con il primo che difende la propria libertà e il secondo che è fermamente convinto che si debba accettare questo atto, in modo da salvaguardare il futuro della propria comunità. Quindi, gli eroi si dividono in pro e contro la registrazione, iniziando a legnarsi come dei fabbri. Dopo alcuni colpi di scena e ripensamenti vari (e un Punitore che si fa cacciare da Cap in seguito all'ennesima cazzata), lo scontro finale a Time Square fa capire al supersoldato che in quella battaglia non si sta combattendo per un motivo, si sta solo combattendo. Tutto finisce con Cap arrestato e Iron Man trionfante che pensa al proprio successo.
Infarinatura generale, ovviamente va letta e gustata. Perchè questo crossover è così bello? Beh, per prima cosa, la storia è incredibile. I dialoghi sono avvincenti, la trama emoziona e l'azione è soddisfacente. In secondo luogo, abbiamo un'interazione più accentuata tra le varie serie, i vari tie-in ecc ecc. Insomma, durante Civil War si sentiva che tutto il mondo marvel girava in torno a quel conflitto. E si apprezzava eccome! Quindi, io consiglio a tutti di leggerlo. Volumi con la storia principale si trovano facilmente, soprattutto quello della "serie oro" uscita con il corriere della sera qualche anno fa. L'unica pecca è che, purtroppo, è difficile trovare i numerosi volumi che facevano da contorno alla storia. E' da ricordare anche i fantastici numeri facenti parte dell'iniziativa, come ad esempio quello di Namor, dei (new) New Warriors e di Punisher, ovvero il war journal 2. Non mi sbilancio ulteriormente, vi dico solo: leggetevelo. Si può dire che, insieme ad House Of M e Vendicatori divisi, questo crossover abbia dato il via alla moderna era della marvel.
Saluti a tutti!

mercoledì 8 agosto 2012

considerazioni random, o post qualcosa, sblerg

Ho deciso, stranamente, di fare un riepilogo di questa estate, dal punto di vista videoludico e fumettistico. Ovvero: cosa ho letto/giocato in questi due mesi e cosa mi ha emozionato di più?
Beh, per prima cosa, la mia estate è iniziata con un triste (ma, tutto sommato, silenzioso) addio a The Old Republic. Ho detto silenzioso perchè, onestamente, non mi è dispiaciuto nemmeno tanto. Arrivato al livello massimo, mi sono accorto di trovarmi in una situazione di stallo. Come dico sempre, ho giocato sei giorni a un maledetto gioco online, per cosa? Per rendermi conto che non posso fare pvp perchè mi servono i token da pvp con cui comprare le armature. E come le ottengo? vincendo i pvp. Stessa cosa per il pve.
Io dico, ma dannazione, è una cosa da ritardati! E' un circolo vizioso senza fine, non puoi avanzare senza quei maledetti oggetti e quindi sei costretto....al nulla! Non c'è nemmeno una sorta di ladder per il pvp, in modo da lottare solo con giocatori al proprio livello di equipaggiamento, in modo da fare partite decenti. No. Tu arrivi al 50, inizi i pvp, e ti rendi conto di andare contro gente con migliaia di partite alle spalle, che ti apre il culo prima ancora di castare una skill qualsiasi. Comunque, abbandonato. Il mio primo vero mmorpg.
Dopo, che è arrivato? Bah, giochi abbastanza random. Kid icarus: uprising, Heroes of ruin, Legendary, e....basta. Prima di Orcs 2 e di Lord Of The Rings Online. Se ci penso, è molto triste! Un'intera estate passata dietro a un pugno di giochi, nessuno dei quali molto entusiasmante. Tra tutti, LOTRO è quello che mi ha portato via più tempo, ma credo sia normale...
Fumetti, invece?
Tutta la serie "Deadpool corps", Pantera nera, e i vari mensili di Devil, Hulk, Batman e Superman. E i manga, ma ormai i manga li leggo un po' a caso. Ecco, questa situazione mi fa domandare....ma è normale che l'estate sia il vuoto assoluto di uscite rilevanti? Ok, è iniziato hulk, è uscito il volumone nuovo di V per vendetta (ma a 35 euro, scusate, potete tenervelo), ma poi? Sicuramente mi sono perso delle cose fondamentali, lungi da me pensare di essere Dio e di aver comprato tutto ciò che c'era da comprare! Però boh, è brutto trovarsi a non sapere cosa fare per poi ridursi a fare sempre le solite cose.
E intanto, hulk numero 2 è stato rimandato e la mia fumetteria di fiducia ha i fornitori in vacanza, così devo tornare a bra. E il fumettaro di bra non risponde, quindi non potrò nemmeno andare.
Io ODIO l'estate.

mercoledì 1 agosto 2012

Il nuovo superman:ma che diavolo...?

Preso dalla smania ossessiva compulsiva di sapere tutto di superman in seguito alla visione altrettanto compulsiva di due serie si smallville in cinque giorni, mi sono procurato il numero due e il numero tre della nuova serie di superman, ovvero i cosiddetti "new 52". Per chi non lo sapesse, "new 52" è il nome con cui vengono raggruppate le 52 serie DC comics ripartite dopo l'evento dell'anno passato, ovvero flashpoint, crossover in cui flash, per rimettere a posto il continuum spazio temporale stravolto dopo un suo tentativo di salvare la madre, distrugge la continuity dc e fa ripartire tutto da zero. In parole povere. Cioè, avevo già letto alcuni numeri uno di queste testate (compreso lo stesso flash), ma non pensavo che la motivazione fosse così idiota. Davvero, andate a cercare su wikipedia, è impressionante. Comunque, sta di fatto che sono iniziate delle nuove serie regolari e io mi ritrovo qui per esprimere la mia opinione su una di esse, ovvero...si vabbè, superman, l'ho già detto.
Prima storia (action comics): la prima storia ci presenta un superman appena arrivato sulla terra, molto giovane e sbruffone, intento a combattere la corruzione ovunque essa si trovi, inclusa la polizia della città del futuro. Poi, colpo di scena! Appare quel fottuto pelato di Luthor (io ODIO Lex Luthor) che riesce ad imprigionarlo e a torturarlo come una comune cavia da laboratorio, dicendo che "è alieno, non gode dei diritti degli esseri umani". Ovviamente. Chi non penserebbe di poter torturare un uomo in grado di spaccare in due un treno con uno starnuto e invulnerabile quasi a tutto? Nel terzo episodio, poi, arriva il cattivo Metallo, ovvero John Corben, e il numero si chiude con un casino generale che potrebbe causare la distruzione della terra allo stesso modo in cui è finita Krypton. MAH. Non entusiasma particolarmente, parte in sordina e prosegue in sordina, non considero questa serie il punto di forza del gruppo, quindi non capisco perchè metterla per prima. Cioè, la maggior parte delle persone magari apre il primo numero, la vede, decide di non comprare il fumetto e se ne va schifata.
Seconda storia (superman): la serie regolare, in cui l'uomo d'acciaio deve fronteggiare una misteriosa minaccia aliena che continua a chiamare il suo nome e a urlare quello del suo pianeta natale. Non so che dire su questa serie, per un solo motivo: in tre numeri succedono sempre le stesse cose. Davvero! Nel primo numero arriva un cattivo di fuoco, subito non riesce a batterlo, poi l'alieno urla Krypton, Kal-el si arrabbia, lo picchia, fine. Secondo numero, cattivo invisibile, le piglia, trova il modo per batterlo, urla Krypton, fine. Terzo numero, cattivo di ghiaccio, casini, si fa picchiare, trova il modo di batterlo, urla Krypton, fine.
E ve lo giuro, è davvero così. Per carità, disegni stupendi e dialoghi interessanti, ma la ripetitività di fondo si fa sentire. Onestamente compro il fumetto per questa storia, ma inizio a pensare che non ne valga la pena...
Terza storia (supergirl): adesso, io non voglio fare il moralizzatore o il rompipalle, ma perchè supergirl appena arriva sulla terra ha già il vestito di superman? Come si può giustificare? Nemmeno lo stemma e basta, nono, proprio IL VESTITO INTERO! Il rosso e il blu, GLI STIVALI!!!!! Cos'è, lo usava come pigiama? Questo farebbe di superman un supereroe in pigiama, perchè usano lo stesso vestito. Non diciamoci palle, andiamo. Comunque, arriva sulla terra, la attaccano, arriva supes, si legnano, sono cugini, evviva! Fanno pace, lei si fa fottere da un cattivone che prossimamente dovrà sconfiggere. Almeno è una serie un po' alternativa.
Tirando le somme: a me questo fumetto piace, nel complesso. Le storie si fanno leggere, i disegni li adoro e i dialoghi sono interessanti. Il problema principale è nella trama, troppo lineare e con pochissimi veri colpi di scena. Nel caso andassi avanti, provvederò ad aggiornare i pochi lettori sull'andazzo della serie. Nel frattempo, se siete fan dell'uomo d'acciaio procuratevelo, avrete una lettura piacevole per l'attesa del film "The man of steel"!
Un saluto a tutti, e felice agosto!

lunedì 30 luglio 2012

Gli orchi devono morire!

Una considerazione: perchè giochi ripetitivi e uguali da anni, come assassins creed o call of duty, vendono uno sproposito, mentre giochi più originali e DIVERTENTI vendono cifre che, paragonate, fanno pena?
Lo spunto per questa riflessione me lo ha dato l'imminente uscita di orcs must die! 2, seguito di uno dei giochi più divertenti a cui abbia mai giocato. Un tower defense in cui, tramite varie trappole truculente, bisogna difendere il cristallo dai costanti assalti di orchetti, troll e altre creature simili. L'unica pecca di un gioco terribilmente divertente era la mancanza del multiplayer, mancanza che si sentiva soprattutto nelle mappe con più postazioni, perfette per giocare in due. Con il seguito che succede? Che questa mancanza viene colmata e il multiplayer aggiunto. Mamma mia. Una nuova classe si affianca al vecchio mago-guerriero, ovvero una sorta di strega che combatte usando le magie e bla bla. Non vedo davvero l'ora di giocarci, ma al tempo stesso sono triste perchè penso che non avrà un decimo della visibilità dei giochi già citati. Triste, davvero triste. Poi, per carità, spero vivamente di sbagliarmi, ma non sono così fiducioso. Bisogna cambiare l'andazzo dei videogiochi moderni, bisogna combattere le grandi case produttrici e supportare le case indie. E non per una sorta di "ribellione tecnologica", ma perchè ormai i giochi costosi non sono fatti con passione ma solo con brama di denaro. Esempio lampante: Diablo 3 rispetto a Torchlight 2. Comunque, a presto aggiornamenti sul gioco, appena avrò avuto occasione di provarlo a fondo e di finirlo in coop. Grazie del tempo impiegato per leggere ^O^

domenica 29 luglio 2012

Hulk e i difensori, finalmente!

L'ho aspettato davvero tanto. Da quando, qualche mese fa, lo vidi sul sito della panini, la mia vita fumettistica è ruotata intorno a quel fumetto. Io adoro hulk, mi piace come concetto (mi pare un fumetto in cui, la maggior parte del tempo, si spacca e basta), amo silver surfer e amo strange. Quindi, quando scoprì cosa stava per uscire....dannazione, dovevo averlo! E via, prenotata la variant con surfer (le copertine più brutte del secolo, comunque), iniziata l'attesa e....finalmente, dopo due settimane, posso scrivere il mio parere.
ATTENZIONE SPOILER
Prima storia: continuano le disavventure dell'hulk verde dopo la separazione da banner. In poche parole, ennesima situazione in cui, finalmente, hulk è in pace. Ovviamente, qualcuno vuole rompere le palle al golia verde, facendolo incazzare, bla bla, pugni, calci, urla, e una sconcertante rivelazione: in un'isola sperduta, un Bruce Banner impazzito sta cercando di ricreare proprio....Hulk! Voto: 8 meritato. La storia intrippa e i disegni sono molto belli e maturi. Speriamo in una continuazione decente.
Seconda storia: Hulk rosso (o Rulk, a voi la scelta). Onestamente, non ho seguito affatto Rulk. So solo che, in realtà, è il generale Ross, diventato hulk per poter picchiare a sua volta banner. Mah, il senso non lo vedo, però va bene. In generale, uccidono un suo amico facendolo incazzare, con conseguente "NON DOVEVATE FARLO, TI VENDICHERO'!!!!". Quindi, risse, pugni, calci, sbem, sbem, fa un casino e arrivano i vendicatori segreti a fermarlo. Voto: 6. Si lascia leggere anche piacevolmente, ma non essendo un grande fan del personaggio non mi ha attirato particolarmente. Come prima, si attendono sviluppi interessanti.
Terza storia: Strange. Davvero, di strange non voglio spoilerare nulla, è da leggere. E' poetica, è interessante, è....l'introduzione. O meglio, a me è sembrata l'introduzione ai difensori. Unica pecca: Strange parla davvero troppo, a volte è pesantissimo. Voto: 8. Ottimi disegni, ottima storia (con tutti i dialoghi inutili, ci mancava ancora, lol), ottimo tutto.
Quarta storia: Difensori. Cazzo, quando sul sito della panini lessi l'anticipazione, rimasi sconvolto. Nelle due pagine, un susseguirsi di eventi surreali e paranormali introducono il super cattivo della serie: Nul, una sorta di "Hulk di Hulk". Tralasciando la trombata iniziale di Strange, mi ha lasciato dubbioso l'apparizione dell'hulk verde con capelli corti e senza barba (nella prima storia appariva come una sorta di jim morrison) in cui il golia chiede aiuto a strange per poter eliminare questo "Hulk nero". In seguito, si presenta la formazione dei difensori: Strange, Namor, Iron Fist, Silver Surfer e She hulk rossa. E mi pare basta. E non serve altro, acciderboli! Troppi personaggi epici, troppe sberle che voleranno e una trama troppo intrigante!
Voto: 10. Lo so, di sicuro è di parte, e chiedo scusa a quei pochi che staranno leggendo, ma ho amato questa storia. Questa storia, insieme a quella dell'hulk verde, ha reso questo fumetto uno degli esordi migliori secondo il sottoscritto. 
In generale, cosa dire per riassumere il tutto? Questo hulk e i difensori è un fumetto eccezionale, da avere, da collezionare, ma coccolare prima di andare a dormire. Se i prossimi numeri rimarranno a questo livello contenutistico, c'è da sperare in un futuro roseo per questa testate. O in un futuro verdognolo.

martedì 26 giugno 2012

parlare di Pantera Nera mentre ascolto gli 883

Come da titolo, mi sto sentendo gli 883 e sono deciso a descrivere ciò che mi è "capitato" di leggere un paio di giorni fa, ovvero "Pantera Nera, l'uomo senza paura", il primo volume dedicato al re wakandiano in trasferta ad hell's kitchen per sostituire Matt Murdock post-Shadowland. Appena inizi a leggere, la domanda è: per quale motivo T'challa ha abbandonato il Wakanda per andare in quel (onestamente) cesso di quartiere? Ebbene, dopo una breve ricerca, scopro che, dopo un attacco al Wakanda capeggiato dal Dr. Destino, il nostro eroe ha praticamente reso inutile tutto il vibranio del paese, per poi abdicare a favore della sorella, che è diventata così la nuova Pantera Nera. Detto questo, che succede? Succede che, volendo ritrovare se stesso, T'challa si reca ad Hell's Kitchen dopo aver ricevuto una convocazione da parte del diavolo cieco, decidendo di sostituirlo per un tot di tempo. Ok. Bene. Almeno è giustificato il titolo "L'uomo senza paura", frase tipicamente attribuita a Devil. Ma il numero, in generale, com'è? Noir, ottimo, Pulp, epico. Il nemico, Vlad l'impalatore, è molto caratterizzato, è un uomo fiero che rispecchia parecchio il carattere di T'challa (o del vecchio T'challa, visto che il nuovo è molto depresso e insicuro di se stesso). Particolarmente apprezzabile il fatto che, per poter capire il lavoro di Devil nei minimi dettagli, il nostro re decida di lavorare come un comune locale in una caffetteria,assorbendo tutti gli avvenimenti del quartiere e comprendendone l'anima, fattore da sempre essenziale nella stessa trama dei fumetti del diavolo. Non volendo dilungarmi troppo per evitare spoiler, lo consiglio. Lo consiglio vivamente. A breve tra l'altro uscirà il secondo volume, in cui (a quanto pare) la Pantera indosserà un costume misto tra il suo e quello di Capitan America. C'è qualcosa di più epico?